(19-11-06) Scompenso cardiaco: bassi livelli di emoglobina ed alti livelli glicemici associati a mortalit

Uno studio condotto da Ricercatori dell?University of Leicester in Gran Bretagna ha esaminato la relazione tra outcome ( esito ) e le concentrazioni plasmatiche dell?emoglobina e del glucosio misurate subito dopo il primo ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco.

Sono state osservate le cartelle cliniche di 528 pazienti, di et? media pari a 70 anni ( 43% donne ) con primo ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca cronica.

Nel corso del periodo osservazionale ( in media 1257 giorni ), il 45% dei pazienti ? morto.

Al momento del ricovero, il 27% dei pazienti ed il 38% alla dimissione era in trattamento per il diabete.

I criteri dell?Organizzazione Mondiale della Sanit? ( OMS ) per l?anemia sono stati incontrati dal 39% degli uomini e dal 43% delle donne.

All?analisi univariata, pi? bassi livelli plasmatici di emoglobina ( hazard ratio, HR = 0,879; p < 0.0001 ) e pi? alti livelli di glucosio ( HR = 1,034; p = 0.009 ) erano associati alla mortalit? per tutte le cause.

All?analisi multivariata, rispetto ai pazienti con normali livelli di emoglobina, l?hazard ratio ? risultato 1,415 ( p = 0.010 ) per i pazienti con bassi livelli di emoglobina.

La mortalit? per tutte le cause si ? ridotta linearmente per valori di emoglobina fino a 159g/l, al di sopra la mortalit? ? aumentata.

I livelli di glucosio superiori al pi? alto quartile ( > 10mmol/l ) si sono rivelati essere un predittore indipendente di mortalit? ( HR = 1,966; p = 0.0002 ).

Lo studio ha mostrato che i pi? bassi livelli plasmatici di emoglobina ed i pi? alti livelli glicemici sono associati a mortalit? per tutte le cause nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica.
Pi? alti valori di glicemia sono risultati associati alla mortalit?, senza riferimento allo stato diabetico del paziente.

Fonte: Xagena2006

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