Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(20-12-15) Parkinson: da studio italiano i possibili fattori di rischio delle alterazioni posturali




La comparsa di disturbi posturali quali la deviazione laterale del tronco (sindrome di Pisa), la flessione anteriore del tronco (camptocormia) e del collo (anterocollo) sono tra i motivi del graduale incremento di disabilità nella malattia di Parkinson, la seconda patologia neurodegenerativa più comune dopo l'Alzheimer. E il rapido riconoscimento di tali disturbi, con la tempestiva adozione di terapie farmacologiche e riabilitative, può rallentare l'evoluzione del Parkinson verso forme più severe. Un contributo in questa direzione arriva da uno studio multicentrico italiano coordinato da Michele Tinazzi, docente di Neurologia del dipartimento di Scienze Neurologiche, Biomediche e del Movimento dell'università di Verona i cui risultati sono stati pubblicati su Neurology. La ricerca ha coinvolto 1.631 pazienti con Parkinson, di cui l'8,8% aveva sindrome di Pisa associata il 68% delle volte a camptocormia e/o anterocollo.

In particolare, è emerso come uno stadio avanzato di malattia e il trattamento con levodopa e dopamino-agonisti aumentino il rischio di sviluppare la sindrome di Pisa rispettivamente del 46% e del 93%. Probabilità che aumentano del 66% con l'osteoporosi e l'artrosi e triplicano in presenza di disturbi della deambulazione. «Per la prima volta abbiamo dimostrato l'elevata prevalenza del disturbo, i possibili fattori di rischio implicati nella sua insorgenza, le condizioni mediche più frequentemente associate nonché l'impatto sulla qualità di vita di tali disturbi nelle persone affette da Parkinson» spiega Tinazzi, sottolineando l'importanza di questi risultati non solo per implementare le conoscenze sulla fisiopatologia dei disturbi posturali, oggi quasi sconosciuta, ma anche per pianificare percorsi diagnostico-terapeutici in grado di prevenirli e curarli.

Lo studio nasce da una ricerca basata su precedenti ricerche svolte da Tinazzi con il contributo di Sarah Ottaviani, Giovanna Squintani, Tommaso Bovi, Federica Bombieri della sezione di Scienze Motorie e di Christian Geroin e Marialuisa Gandolfi di Medicina Fisica e Riabilitazione. Si tratta del quarto studio osservazionale multicentrico italiano coordinato dal team di Verona relativo agli aspetti clinici e fisiopatologici della malattia di Parkinson e dei parkinsonismi, cui hanno collaborato 21 centri e università italiane specializzati nella patologia.

Fonti:
Neurology. 2015. doi: 10.1212/WNL.0000000000002122
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26491088 
doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili