(28-01-16) Disturbi d'Ansia: che cosa sono e che cosa fare
Psicologia e Psicoterapia Prof. Aloi
Categoria di appartenenza dei Disturbi d'Ansia
I Disturbi d'Ansia appartengono alla categorie dei Disturbi dell'Affettività. L'affettività potrebbe definirsi come la capacità o la disponibilità individuale di rispondere con modificazioni soggettive affettivo-emotive a pensieri o eventi della realtà esterna ed interna (compresa quella corporea): è la capacità cioè di provare emozioni di significato, durata, intensità e tonalità assai variabili (paura, dolore, simpatia, amore, rabbia ecc.).
La risposta emozionale ovviamente differirà da soggetto a soggetto in relazione allo stimolo causato e ancor più in relazione al tipo di disponibilità affettiva “di base”, o usuale, definibile anche come umore o temperamento, la quale è la risultante conscia di un insieme di qualità e caratteristiche intrinseche alla costituzione della persona e alla somma di esperienze, apprendimenti, abitudini acquisite nella regolazione adattiva del patrimonio pulsionale.
Le principali alterazioni psicopatologiche dell'Affettività e la definizione dei Disturbi d'Ansia
Tra le principali alterazioni psicopatologiche dell'Affettività vi sono i Disturbi d'Ansia.
Definizione dei Disturbi d'Ansia:
Sono disturbi legati e conseguenti all'eccesso di Ansia, che – da fisiologica, ossia da reazione normale alle emozioni - diventa incontrollabile.
Di per sé l'Ansia è una difesa naturale specie-specifica di all'erta davanti al pericolo; infatti il corpo umano è “predisposto” all'attacco e fuga” ogni qual volta il Sistema Nervoso Periferico invii segnali di pericolo (= “trasduzione dell'informazione”) al Sistema Nervoso Centrale, il quale – a sua volta – risponderà al segnale con la preparazione dell'Apparato Muscolare (per l'attivazione dei motoneuroni) e di quello Endocrino (per il rilascio dei neurotrasmettitori specifici (catecolamine tipo Norepinefina e Acetilcolina).
Tale risposta sarà soggettivamente variabile per intensità in base alla considerazione aspetti cognitivi ed emotivi tipici dell'individuo.
Anamnesi per diagnosi di Disturbo d'Ansia (fattori di rischio):
Qualità dello stile e delle condizioni di vita in generale, quota dei fattori stressogeni
Igiene mentale compromessa (cattiva alimentazione, turbe del sonno, uso di sostanze nocive o tossiche, abuso di farmaci ecc.)
Ansia in età infantile
Incapacità o difficoltà nel tenere a bada le proprie emozioni
Stati depressivi
Astenia
Sintomi dei Disturbi d'Ansia:
Frequenza respiratoria alterata (la cosiddetta respirazione “a cagnolino”, con la bocca e non con il naso, per apportare più ossigeno)
Tachicardia (accelerazione del battito cardiaco per il pompaggio di maggiore quantità di sangue da “inviare” all'organo o al muscolo)
Peridrosi (sudorazione insolita per dissolvere il calore emotivo)
Iposcialia o xerostemia (secchezza delle fauci, ossia bocca asciutta)
Agitazione e tremore incontrollabili
Sensazione di soffocamento
Classificazione dei Disturbi d'Ansia (compreso DSM 5)
Disturbo d'Ansia Generalizzato
Disturbo di Panico
Disturbo Post-traumatico da Stress
Disturbo Ossessivo-compulsivo
Fobia Sociale
Fobia Specifica
Categorie dei Disturbi d'Ansia previste nel DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali)
Dai Disturbi d'Ansia sono scorporati, in quanto diventeranno categorie a sé stanti:
Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)
Disturbo da Stress post-traumatico (PTSD)
All'interno dei Disturbi d'Ansia sono separati:
Disturbo di Panico
Attacco di Panico
Agorafobia
All'interno dei Disturbi d'Ansia sono inclusi:
Ansia di separazione
Mutismo selettivo
All'interno del DOC sono inclusi:
Disturbo da accumulo (hoarding: accaparramento, incetta, accumulo)
Disturbo da escoriazione cutanea
Tricotillomania (impulso a tirare e strapparsi i capelli)
Diagnosi dei Disturbi d'Ansia
Attacchi d'ansia con esordio di almeno sei mesi
Presenza di almeno tre sintomi
Comorbidità con Depressione
Assenza di causa organica
Difficoltà nel controllo emotivo
Difficoltà nella descrizione della sintomatologia (“come se....”)
Modifica/inibizione dello stile di vita
Eziologia
Fattori culturali: ambiente, educazione. struttura della personalità
Fattori genetici: predisposizione non confermata scientificamente
Epidemiologia
Circa il 5-6% della popolazione mondiale, con esordio giovanile (intorno ai vent'anni).
Distribuzione dei disturbi in Italia nel 2010 (fonte ESEMeD):
Disturbo d'Ansia Generalizzata, Disturbo post-traumatico da stress, fobia sociale: presenti in misura >del 2% lifetime (durante l'arco della vita)
Disturbi da attacchi di panico, agorafobia: presenti in misura
Sesso: le donne sono molto più a rischio. Cause: caratteristiche degli ormoni femminili; suscettibilità maggiore rispetto agli eventi di vita stressanti.
Terapie dei Disturbi d'Ansia
Terapia Farmacologica:
Psicofarmaci
Antidepressivi SSRI, ossia inibitori della ricaptazione della serotonina
Antidepressivi SSNRI, ossia inibitori della ricaptazione della noradrenalina
Antidepressivi atipici psicoattivi
Benzodiazepine ossia farmaci ansiolitici, miorilassanti, sedativi
Neurolettici, ossia antipsicotici
Terapie psicologiche:
Terapia di gruppo
Terapia focale
Terapia cognitivo – comportamentale
Terapia psicodinamica
Terapie ludiche:
Attività fisica aerobica
Yoga
Massaggi
Bibliografia:
Manuale di Psichiatria, F. Giberti R. Rossi – Piccini e Vallardi, 1983
ESEMeD progetto europeo European Study on the epidemiology of Mental Disorders, 2010
DSM 5 Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali), Raffaello Cortina Editore, 2013
Gli Psicofarmaci, farmacologia e terapia, C. Bellantuono M. Balestrieri, Il Pensiero Scientifico Editore, 1997
Studi clinici e Ricerche personali della professoressa Grazia Aloi
Fonte: http://www.paginemediche.it/medicina-e-prevenzione/disturbi-e-malattie/disturbi-d-ansia-che-cosa-sono-e-che-cosa-fare
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