(29-01-16) USA nuove linee guida: colesterolo assolto!?
Gli americani sono in procinto di stilare le nuove linee guida alimentari per la popolazione adulta, ma tra i nutrizionisti è in atto una diatriba che riguarda soprattutto le raccomandazioni dietetiche di grassi saturi e colesterolo.
In sintesi
Al centro della discussione sta il nesso causale tra la quota dicolesterolo e grassi saturi della dieta e il rischio di aterosclerosi coronarica. Da oltre 40 anni in America, e non solo, il colesterolo assunto con gli alimenti viene incriminato come l’attore principale dell’insorgenza della placca ateromasica, ma secondo recenti revisioni sul tema, questo concetto potrebbe cambiare. E probabilmente cambierà già a partire dalle ultime linee guida che il governo americano sta per pubblicare.
Il panel del Consultivo Nazionale Americano sulla nutrizione ha in pratica deciso di abbandonare l’attenzione a carico del colesterolo che proviene dal cibo, e questa decisione potrebbe annullare quasi 40 anni di avvertimenti da parte del governo circa il suo consumo. Alla luce di nuovi dati revisionati e inseriti in una meta-analisi, però, non vi sarebbero prove concrete sulla colpevolezza dei cibi a elevato contenuto di colesterolo, ma il pericolo maggiore verrebbe dai cibi che portano con se una discreta quantità di grassi saturi nascosti.
In altri termini, uova, gamberetti o aragoste, a elevato contenuto di colesterolo, sono assolti a scapito di alimenti pesanti con grassi saturi, come carni grasse, latte intero, e burro. Un'evoluzione di pensiero tra molti nutrizionisti che ora credono che, per gli adulti in buona salute, mangiare cibi ad alto contenuto di colesterolo, non possa influenzare in modo significativo il livello di colesterolo nel sangue o aumentare il rischio di malattie cardiache. Per quanto riguarda i pazienti diabetici, invece, dovranno continuare a evitare tutti gli alimenti troppo ricchi di colesterolo.
Questa nuova mossa, secondo alcuni esperti, fatta al momento di pubblicare le nuove linee guida dopo 5 anni dalle precedenti del 2010, potrebbe essere considerata ragionevole, perché non si tratta d’invertire tutta la teoria sull’esistenza del colesterolo HDL e LDL, ma si tratta di ripensare a quali altrigrassi alimentari, come per esempio i trigliceridi, possono dare un contributo alle patologie cardiovascolari. Altri esperti, invece, si trovano in opposizione ai cambiamenti e mantengono la stessa opinione di cinque anni fa.
A favore dei cambiamenti, anche il Washington Post, riporta che la Commissione Consultiva sulle nuove linee guida dietetiche americane, che stanno per essere approvate dai maggiori esperti, ha rivisto completamente gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo. Le conseguenze delle precedenti raccomandazioni, ribadisce il WP, hanno portato la popolazione americana a un eccessivo consumo dizuccheri incrementando l’incidenza del diabete mellito.
In somma
Mettendo da parte per un istante il colesterolo, sta di fatto che i consumi di alimenti salutari come le carni di pesci, per esempio, sono aumentati anche grazie alla comparsa dei nuovi “beniamini” della protezione cardiovascolare: gli acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6. Calandosi, dunque, in un modello di dieta salutare come la mediterranea, ecco che si ritorna agli anni 60, quando le popolazioni dei Paesi afferenti al bacino del mar Mediterraneo godevano di un’ottima salute cardiovascolare e di invidiabile longevità.
Non si tratta, dunque, di dare via libera al consumo quotidiano di uova, come è stato scritto da più parti in questi giorni, ma di prestare una maggiore attenzione ai dati epidemiologici pubblicati, riportandoli anche nelle realtà socioculturale odierna. Questa è la vera nuova questione oggi in discussione, anche alla luce dei dati di consumo eccessivo di zuccheri raffinati e di sale.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonti:
http://www.medscape.com/viewarticle/839708#vp_2
Heartwire
No Evidence to Support Dietary Fat Recommendations, Meta-Analysis Finds
Michael O'Riordan
February 12, 2015
Wonkblog
The U.S. government is poised to withdraw longstanding warnings about cholesterol
The Washington Post 10 febbraio 2015
By Peter Whoriskey
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