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Le ricerche di Gerona 2005

(04-02-16) Antistaminici, effetti minimi contro i sintomi del raffreddore comune



Nelle persone adulte, gli antistaminici hanno un effetto benefico leggermente superiore al placebo nell'alleviare la sintomatologia associata al raffreddore comune, ma solo a breve termine. Lo ha mostrato una revisione Cochrane della letteratura, che ha identificato 18 studi sul tema, che hanno coinvolto complessivamente 4342 partecipanti. Com'è noto, non esiste una cura efficace contro questo disturbo estremamente diffuso, ma solo trattamenti sintomatici. Siccome gli antistaminici sono in grado di ridurre la gravità di molte manifestazioni allergiche, come la febbre da fieno, che sono molto simili a quelle del raffreddore comune, è naturale che i ricercatori abbiano condotto sperimentazioni per capire se questi farmaci possano essere utili in entrambi i casi. Sono del resto molte le preparazioni in commercio contro il raffreddore comune che uniscono diversi principi attivi e, tra questi, gli antistaminici compaiono spesso.

Proprio per evitare che l'allergia possa risultare un fattore confondente, gli autori della revisione hanno escluso gli studi in cui potevano essere presenti pazienti con asma, raffreddore da polline o eczema. Se, nel primo e secondo giorno, il 45% di chi ha assunto antistaminici si è sentito meglio (rispetto però a un notevole 38% che ha segnalato miglioramenti avendo ricevuto pillole con sostanza placebo), nel medio e lungo termine la differenza tra placebo e farmaco si è annullata. Gli autori ne concludono che gli effetti degli antistaminici sulla rinorrea e sugli starnuti sono irrilevanti e in più possono comportare effetti collaterali, principalmente sonnolenza, che si manifesta nel 9% dei pazienti (contro il 5,2% registrata con la somministrazione di placebo). Inoltre, siccome il raffreddore comune dura tipicamente dai sette ai dieci giorni, la maggior parte dei trial identificati hanno previsto follow up brevi e non hanno quindi riportato eventuali effetti di lunga durata. Quanto ai bambini, gli studi pubblicati finora sono troppo piccoli e di bassa qualità per produrre delle evidenze scientificamente valide.

Fonte: doctornews33

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