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Le ricerche di Gerona 2005

(09-02-16) Velocità cammino e depositi di amiloide cerebrale inversamente correlati



Negli anziani la velocità del cammino è inversamente correlata alla quantità di amiloide a livello cerebrale, anche in assenza di chiari sintomi della malattia di Alzheimer, secondo i risultati di uno studio pubblicato su Neurology. Al trial hanno preso parte 128 persone con età media di 76 anni senza segni di demenza, ma considerati ad alto rischio di svilupparla a causa della presenza di un lieve deterioramento cognitivo in termini di memoria. In tutti i partecipanti allo studio, che era parte di una ricerca più ampia nota come Multidomain Alzheimer Preventive Trial supportata dal Ministero della salute francese, è stata eseguita una tomografia cerebrale a emissione di positroni (Pet) per misurare il livello di placche amiloidi nel parenchima encefalico. 

«Le placche sono costituite da depositi densi di una proteina chiamata beta-amiloide, e il loro progressivo accumulo nel cervello è stato associato allo sviluppo della malattia di Alzheimer» spiega la prima firmataria dello studio Natalia del Campo del Gerontopole e Centre d'Excellence in Neurodegeneration all'Ospedale universitario di Tolosa in Francia. La velocità della deambulazione, misurata con un test del cammino svolto al passo abituale, era in media di 3,8 chilometri all'ora, ma i ricercatori hanno trovato un'associazione tra una maggiore lentezza nel camminare e un accumulo di amiloide più evidente in diverse aree cerebrali tra cui il putamen, una regione chiave coinvolta nella funzione motoria. E la correlazione tra cammino e livelli di amiloide non è affatto cambiata quando i ricercatori hanno normalizzato i dati per eventuali fattori confondenti come l'età, il livello di istruzione o la gravità del deficit mnesico. «È possibile che una riduzione della capacità deambulatoria, oltre ai disturbi mnemonici, possa segnalare la malattia di Alzheimer prima ancora della comparsa dei segni clinici» conclude del Campo sottolineando che lo studio, di tipo trasversale, non prova che le placche amiloidi siano causa diretta della riduzione di velocità del cammino.

Fonti:
Neurology 2015. doi: 10.1212/WNL.0000000000002235http://neurology.org/lookup/doi/10.1212/WNL.0000000000002235 
doctornews33

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