(25-02-16) Il consumo di zuccheri nella dieta aumenta in particolare nelle bevande
L'alimentazione è sempre più dolce, specie se tratta di bevande. Ecco il punto di vista personale pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology di Barry Popkin della School of Public Health, University of North Carolina a Chapel Hill, e Corinna Hawkes, City University London, Regno Unito. «Precedenti ricerche dimostrano che alimenti e bevande con dolcificanti calorici aggiunti aumentano il rischio di incremento ponderale, malattie cardiache, diabete e ictus» scrivono gli autori, ricordando che il 68% degli alimenti e bevande confezionati negli Stati Uniti contengono dolcificanti calorici e solo il 5% edulcoranti ipocalorici. «L'aggiunta di zucchero proviene da centinaia di versioni diverse di dolcificanti, tutti con lo stesso effetto deleterio sullo stato di salute» affermano i ricercatori, prevedendo che, in assenza di interventi, la popolazione mondiale, specie nei paesi a basso reddito, consumerà sempre più zuccheri da bevande e alimenti. «Viceversa, molti paesi ad alto reddito, pur essendo tra i maggiori consumatori del pianeta, cominciano a vedere un lieve calo nel consumo di zucchero» spiegano i ricercatori, che dopo avere analizzato svariati set di dati nutrizionali provenienti dagli archivi mondiali hanno scoperto che l'andamento delle vendite di bevande zuccherate è in aumento, specie in America Latina, Caraibi, Africa, Medio Oriente, Asia e Oceania. Le quattro regioni con il consumo attualmente più elevato sono invece l'America Latina, il Nord America, l'Australia e l'Europa occidentale, anche se negli ultimi tre anni il trend appare in riduzione. E proprio per i maggiori rischi per la salute, in particolare l'aumento di peso e del rischio di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari associate all'aggiunta di edulcoranti calorici, l'Organizzazione mondiale della sanità sta promuovendo importanti iniziative per ridurne l'assunzione.
«Molti governi hanno già attuato politiche con questo obiettivo, tra cui la tassazione di bevande e alimenti zuccherati e la restrizione alla commercializzazione per i bambini e nelle scuole, oltre all'obbligo di etichettatura della confezione. E proprio nei paesi che hanno introdotto una tassa su tali prodotti come Messico, Finlandia, Ungheria e Francia, il consumo sembra essere in diminuzione. «L'Oms, le principali società scientifiche e la maggior parte dei paesi riconoscono l'importanza di ridurre il consumo di bevande edulcorate per migliorare la salute pubblica» riprendono Popkin e Hawkes, domandandosi se oltre all'introduzione della tassa sul contenuto di zucchero anche i controlli sulla commercializzazione e l'etichettatura delle confezioni saranno in grado di ridurne efficacemente il consumo.
Fonti: The Lancet Diab & Endocr 2015. doi: 10.1016/S2213-8587(15)00419-2http://www.thelancet.com/journals/landia/article/PIIS2213-8587(15)00419-2/abstract
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