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Le ricerche di Gerona 2005

(28-02-16) La sigaretta elettronica non è innocua come sembra




Inalando il vapore della sigaretta elettronica, l'assunzione di nicotina e la dipendenza sono analoghe a quelle della sigaretta convenzionale mentre l'effetto ansiogeno è maggiore a fronte di una minore astinenza acuta. A dimostrarlo su European Neuropsychopharmacology è un gruppo di ricercatori italiani coordinati da Cecilia Gotti, Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr), Francesco Clementi, di In-Cnr e Università Statale di Milano, e Mariaelvina Sala, Università Statale di Milano, in collaborazione con Michele Zoli dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno confrontato gli effetti dell'inalazione del fumo di tabacco con quelli dei vapori di nicotina da sigaretta elettronica.

«I dati raccolti indicano che la sigaretta elettronica non è innocua, dà una forte dipendenza e possiede un effetto ansiogeno rilevante» afferma Sala, spiegando che i due trattamenti, con sigaretta elettronica o convenzionale, su un gruppo di topi sottoposti a quantità di nicotina simili a quelle assunte da un fumatore nell'arco di due mesi sono confrontabili tra di loro, sia per quanto riguarda l'assunzione di nicotina sia per il grado di dipendenza che generano. Viceversa, i test comportamentali indicano che l'astinenza acuta da sospensione di sigaretta elettronica è minore rispetto a quella indotta dal fumo di tabacco, come pure il deficit cognitivo. A fronte di questi dati positivi è stato però riscontrato un maggior aumento dell'ansia e dei comportamenti compulsivi nel caso di sospensione del vapore di sigaretta elettronica, osservabile anche dopo lungo tempo dall'interruzione. Questo indica che nel fumo di tabacco e nel vapore di sigaretta elettronica sono presenti, oltre alla nicotina, composti finora non identificati che possono provocare queste diverse risposte.

«La sigaretta elettronica è inizialmente parsa un sostituto inoffensivo rispetto a quella convenzionale, ma i nostri esperimenti hanno monitorato alcuni effetti di questi trattamenti sul cervello, ed è necessario ricordare che la nicotina ha anche importanti effetti sullo sviluppo del sistema nervoso e che un trattamento involontario del feto, del neonato e del bambino con vapori di nicotina ritenuti innocui potrebbe avere conseguenze importanti nel comportamento da adulti di questi soggetti» precisa Gotti. E conclude: «Non va poi dimenticata l'azione pro-tumorale svolta dalla nicotina e dai suoi metaboliti attraverso la liberazione di fattori infiammatori, stimolanti la crescita di cellule tumorali e la sua tossicità cutanea e gastrointestinale».

Fonti:
Eur Neuropsychopharmacol. 2015. doi: 10.1016/j.euroneuro.2015.06.010http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26141510 doctornews33

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