(26-11-06) Sesso, matrimonio e valzer... fanno bene al cuore

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

Ma chi l'avrebbe detto. Eppure, la tribuna ? la pi? prestigiosa: il congresso annuale dell'American Heart Association a Chicago. Qui sono stati presentati, in rapida sequenza, alcuni studi sullo scompenso cardiaco che faranno certo piacere ai pazienti, e chiss?, forse anche ai loro coniugi.
I fattori associati allo stile di vita sono importanti per la salute del cuore: e questo lo si sapeva. Ma che per chi soffre di scompenso cardiaco possa essere un vantaggio migliorare la propria qualit? di vita e la forza del cuore grazie ad una vita sessualmente attiva, al matrimonio e perfino al ballo, ? una novit?.
Di fatto, lo studio di Misook Chung et al. (University of Kentucky, Lexington) sull'aderenza alla terapia nei pazienti scompensati dimostra che l'aver un coniuge al fianco migliora di molto la compliance e quindi l'allenza terapeutica. In pratica, gli sposati seguono pi? attentamente le prescrizioni del curante rispetto ai single, indipendentemente dal grado di depressione o di gravit? della malattia. Gli sposati si dimostrano assai pi? disponibili ad assumere correttamente le dosi prescritte (87 per cento contro il 67 per cento dei pazienti soli). Migliora anche la disponibilit? a curarsi, proprio per la presenza di un coniuge accanto.
Riguardo al sesso, lo studio di Elaine Steinke (Wichita State University) et al. dimostra che i pazienti scompensati anziani sono meno disponibili mentalmente verso il sesso, rispetto ai loro coetanei sani. L'attivit? sessuale, viceversa, si ? dimostrata benefica nei pazienti in grado di vincersi, imponendo cos? ai terapeuti un'attenta considerazione dello status psicosessuale dei loro pazienti scompensati.
Si deve ad un'?quipe italiana (Romualdo Belardinelli et al., Centro Cardiologico Lancisi, Ancona) l'aver scoperto che il ballo ? un modo eccellente per pazienti in scompenso cronico per migliorare la propria fitness cardiovascolare: d'altra parte, perch? imporsi esercizi quando ci si pu? anche un po' divertire? Gli studiosi hanno preso in esame 110 pazienti con scompenso cardiaco cronico ma stabile, compresi 89 maschi di et? media 59 anni. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: ad uno ? stato assegnato dell'esercizio fisico semplice tre volte alla settimana per otto settimane, e ad un altro un programma di ballo che alternava danze lente per 5 minuti ad un valzer veloce per 3 minuti, per un totale di 21, sempre tre volte a settimana per otto settimane.
Si ? rilevato cos? che i miglioramenti nei due gruppi erano simili, per quanto riguarda il ritmo e la capacit? anaerobica, ma che i ballerini presentavano ulteriori miglioramenti della funzionalit? cardiaca. In ogni caso, i ballerini "brillavano" quando i ricercatori valutavano i punteggi della loro qualit? di vita, rispetto all'altro gruppo, specialmente quelli riguardanti la loro condizione emotiva.

Fonte: Chicago, American Heart Association Scientific Sessions, 2006. Abstracts 2509, 3309, 3957.
martino dell'angelo

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