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Le ricerche di Gerona 2005

(12-03-16) Microbioma intestinale, parto e alimentazione, nei neonati esiste un'associazione




A sei settimane di età la composizione del microbioma intestinale dei neonati si associa al tipo di parto e al modo con cui sono stati nutriti, secondo quanto conclude uno studio pubblicato su Jama Pediatrics. «Nell'uomo il tratto gastrointestinale dopo la nascita e dopo l'inizio dell'alimentazione viene colonizzato da circa 4 milioni di batteri di diverso tipo, e il microbioma intestinale è l'insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi dell'intestino» spiegaAnne Hoen della Scuola di Medicina Geisel a Dartmouth, Lebanon, New Hampshire, ricordando che l'analisi del Dna dei microrganismi che vivono nel tratto intestinale ha identificato oltre 3 milioni di geni, 150 volte quelli della specie umana, e che dei circa mille ceppi batterici identificati, ogni essere umano ne ospita almeno 160. «Negli adulti sono stati fatti molti studi sulla correlazione tra microbioma intestinale e stato di salute, ma nei neonati e nei bambini si sa ancora poco circa l'influenza della popolazione batterica intestinale e i suoi potenziali effetti sulla salute» scrivono i ricercatori statunitensi, che per chiarire l'argomento hanno esaminato il legame tra modalità di parto, alimentazione dopo la nascita e composizione del microbioma intestinale in 102 neonati con età media gestazionale di circa 40 settimane, dei quali 70 partoriti per via vaginale e 32 con taglio cesareo. Nelle prime sei settimane di vita, 70 sono stati allattati esclusivamente al seno, 26 con alimentazione combinata tra latte materno e artificiale in formula, mentre sei sono stati nutriti esclusivamente con latte artificiale.

«E i dati raccolti indicano la presenza di un'associazione tra tipo di alimentazione, composizione del microbioma intestinale e modalità di parto» sottolinea l'autrice. In sintesi, le differenze nella composizione dei microrganismi nell'intestino dei nati da parto naturale o con cesareo sono pari o addirittura maggiori di quelle osservate paragonando tra loro le modalità di alimentazione. «I neonati nutriti con l'associazione tra latte in formula e materno hanno un microbioma fecale più simile a quello dei coetanei alimentati con il solo latte artificiale rispetto a quello dei piccoli allattati esclusivamente al seno» aggiungono i ricercatori, precisando che le loro osservazioni sono tuttavia limitate dalla piccola dimensione del campione e dall'appartenenza dei neonati a un singolo gruppo etnico, cosa che limita la generalizzabilità dei risultati. «Capire i tipi di colonizzazione microbica del tratto intestinale nei bambini sani è fondamentale per determinare gli effetti sulla salute di specifici fattori di rischio precoce modificabili. A tal fine, i nostri risultati, in attesa di conferme, individuano differenze misurabili nel microbioma intestinale dei bambini in base alla modalità di parto e di alimentazione, con possibili conseguenze per la salute sia a breve sia a lungo termine» conclude Hoen.

Fonti:
Jama Pediatr. 2016. doi: 10.1001/jamapediatrics.2015.3732
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26752321 
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