(20-03-16) Dieta e sonno: binomio vincente
Una dieta povera di fibre e ricca digrassi saturi e zucchero è associata con una qualità del sonno peggiore, con sonno più leggero, meno ristoratore e più risvegli.
I ricercatori suggeriscono che assumendo con la dieta più fibre e meno grassi saturi e zucchero, i disturbi del sonno potrebbero ridursi.
Lo studio, pubblicato nel numero di gennaio del Journal of Clinical Sleep Medicine, è stato condotto presso la Columbia University Medical Center di New York.
I ricercatori hanno osservato che la qualità del sonno sembra essere influenzata da ciò che mangiamo: per dormire bene la notte si consiglia di aumentare l’assunzione di frutta, verdura e cereali integrali e mangiare cibi meno elaborati.
In questo studio sono stati arruolati 26 adulti di peso normale di età compresa tra i 30 ei 45 anni che non avevano alcun problema di sonno. I soggetti sono stati monitorati con polisonnografia per 5 notti in un laboratorio del sonno, per 9 ore ogni notte .
Durante i primi 4 giorni, i partecipanti hanno consumato una dieta controllata; il giorno 5, l'assunzione di cibo è stata libera e la scelta spontanea.
Confrontando la durata del sonno dei primi 4 giorni rispetto il giorno a alimentazione libera, il tempo di sonno non differiva.
Tuttavia, la qualità del sonno era diversa, con meno del sonno profondo a onde lente (p = 0,043) e tempi più lunghi per arrivare a dormire (p = 0,008).
L’analisi degli alimenti consumati ha dimostrato che una maggiore assunzione di fibre era predittiva di un minor tempo di sonno leggero e più tempo di un sonno a onde lente.
La percentuale di energia da grassi saturi era predittiva di un minor tempo di sonno ad onde lente (p = 0,0422), e percentuali più elevate di energia da zucchero e altri carboidrati sono state associate con più risvegli (p = .0320 and.0481, rispettivamente).
Attualmente sono pochissime le informazioni sul ruolo della dieta nel sonno, e mancano le raccomandazioni dietetiche per la gestione dello stile di vita nei disturbi del sonno.
Lo scopo originale dello studio era di indagare se il sonno è un fattore causale nello sviluppo di obesità.
Le persone tendono a mangiare troppo quando il sonno è limitato e in particolare aumentano la loro assunzione di grassi. E’ vero il contrario? Si, lo studio conferma che se i cibi assunti sono corretti, si dorme meglio.
L’assunzione di carboidrati ritarda i ritmi circadiani e riduce la secrezione di melatonina, che ritarderebbe l'insorgenza del sonno. Quando siamo stanchi, la consapevolezza del ruolo di ricompensa del cibo è più forte e si è più propensi a cedere alla tentazione di mangiare cibo non salubre, cosa che porta a dormire un sonno disturbato e instaura un circolo vizioso che è possibile però spezzare attraverso una dieta corretta.
Autori: St-Onge MP, Roberts A, Shechter A, Choudhury AR
Fonte: J Clin Sleep Med 2016;12(1):19–24.
Link della fonte: http://www.aasmnet.org/jcsm/ViewAbstract.aspx?pid=3041
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