(08-04-16) Diabete, picchi glicemici controllati con olio extravergine d’oliva
Arriva un'ulteriore conferma sulla validità dell'olio extravergine d'oliva nell'alimentazione di ogni giorno, anche nelle persone con diabete. Uno studio di un gruppo di ricercatori dell'Università Federico II di Napoli e della Società Italiana di Diabetologia dimostra che utilizzare, condire o cucinare gli alimenti con olio d'oliva, aiuti a contenere le impennate della glicemia dopo i pasti nei soggetti con diabete di tipo 1. Questo contribuisce a migliorare il controllo del diabete e dunque a proteggere i vasi dalle complicanze di questa malattia. Appena pubblicato sulla rivista Diabetes Care, organo ufficiale dell'American Diabetes Association, lo studio dimostra infatti che aggiungere olio d'oliva agli alimenti riduce l'indice glicemico dei pasti, ovvero le impennate post-prandiali della glicemia e può contribuire in questo modo a proteggere i pazienti dalle complicanze cardiovascolari e microvascolari del diabete. Le escursioni che fa la glicemia dopo un pasto, possono diventare vere e proprie impennate, se si consumano cibi a cosiddetto 'indice glicemico'* elevato. Le attuali linee guida per il trattamento del diabete di tipo 1 raccomandano di calcolare le unità di insulina da somministrare ai pasti principali, basandosi sul contenuto di carboidrati degli alimenti che verranno consumati (la cosiddetta 'conta dei carboidrati'). Ma non sempre questo è sufficiente.
Fonte: edott.it
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