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Le ricerche di Gerona 2005

(10-04-16) Cancro al polmone, elevato indice glicemico associato a maggiore rischio


Nei bianchi non ispanici l'indice glicemico (Ig) si associa a un aumentato rischio di cancro al polmone, specie tra coloro che non hanno mai fumato. Ecco i risultati di uno studio su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention coordinato da Xifeng Wu del Dipartimento di epidemiologia all'Università del Texas MD Anderson Cancer Center. «L'indice glicemico misura la capacità di un determinato zucchero di alzare la glicemia dopo il pasto rispetto a uno standard di riferimento che è il glucosio puro» spiegano i ricercatori, ricordando che precedenti studi hanno indagato l'associazione tra indice glicemico e alcuni tipi di cancro tra cui quelli del colon-retto, dello stomaco e del pancreas, senza tuttavia approfondire la correlazione con il tumore polmonare. Per chiarire l'argomento Wu e colleghi hanno coinvolto nella loro ricerca i partecipanti a uno studio caso-controllo in corso sulla neoplasia del polmone presso l'MD Anderson Cancer Center.

«I pazienti, di recente diagnosi, erano stati trattati chirurgicamente senza altre terapie, mentre i soggetti di controllo vengono dalle liste delle Kelsey-Seybold Clinics, un grande gruppo medico nella zona di Houston, per un totale di 1.905 casi e 2.413 controlli» riprende l'epidemiologa, che assieme ai coautori ha svolto interviste personali per raccogliere l'anamnesi personale e quella alimentare dei partecipanti, suddivisi per quintili in base all'indice glicemico e stratificati per età, sesso, istruzione, abitudine al fumo, e indice di massa corporea. Così facendo i ricercatori hanno scoperto che le persone con indice glicemico nel quintile più alto avevano un rischio di sviluppare il cancro ai polmoni del 49% più elevato rispetto a quelli del quintile più basso. E, cosa sorprendente, tra i soggetti che non avevano mai fumato, quelli nel quintile maggiore avevano probabilità doppie di sviluppare un tumore polmonare rispetto a chi si trovava nel quintile minore. «Una possibile spiegazione è che le diete ad alto indice glicemico favoriscano un'iperglicemia persistente da cui deriva un'insulino resistenza periferica che a sua volta potrebbe svolgere un ruolo nella proliferazione e differenziazione cellulare in senso neoplastico» conclude l'autrice, sottolineando che questa associazione merita comunque ulteriore attenzione in studi futuri.

Fonte: Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2016. doi: 10.1158/1055-9965.EPI-15-0765http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26944871

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