Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(20-04-16) Reflusso esofageo. Sette volte più frequente nei bambini obesi


Uno studio americano, pubblicato sulla rivista Thorax, ha rilevato che i disturbi da reflusso gastroesofageo sono sette volte più frequenti nei bambini obesi rispetto ai coetanei magri. Questi disturbi, spesso, sono confusi con quelli dell’asma.

(Reuters Health) – I sintomi da reflusso gastroesofageo sono sette volte più comuni nei bambini obesi rispetto ai bambini magri e possono essere confusi con quelli dell’asma. È quanto emerge da uno studio americano pubblicato sulla rivista Thorax. “Aiutare i pazienti a distinguere la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) dai sintomi effettivamente provenienti dalle basse vie respiratorie ridurrà l’uso eccessivo di farmaci e gli effetti collaterali, così non sarà più necessario aumentare le dosi dei farmaci per l’asma, né utilizzarne in eccesso” come hanno sottolineato gli autori dello studio, Jason E. Lang e colleghi del Nemours Children’s Hospital di Orlando, Florida. In precedenti ricerche, il team di Lang aveva trovato che mentre i bambini obesi e i bambini magri con asma mostravano funzioni polmonari simili, i bambini obesi ricorrevano più frequentemente ad automedicazione con beta-agonisti a breve durata d’azione.

Lo studio
In questo nuovo studio, su 53 bambini reclutati, 23 erano obesi, 12 erano in sovrappeso e 21 magri. Tutti erano di età compresa tra 10 e 17 anni e arruolati tra il 2008 e il 2010. I sintomi e la qualità della vita sono stati valutati con strumenti validati, tra cui Asthma Control Questionnaire (ACQ6), Asthma Control Test, Pediatric Asthma Quality of Life Questionnaire, Pediatric Caregiver’s Asthma Quality of Life Questionnaire, la spirometria polmonare, manovre FENO, e un test di stimolazione con metacolina. Il team di ricerca ha anche tentato di replicare la GERD e il Pediatric Asthma Quality of Life Questionnaire, in una coorte indipendente di 306 bambini con asma grave e nessuna malattia da reflusso precedente. Le probabilità di segnalazione diversi sintomi di GERD sono state più di sette volte maggiore nel gruppo obesi (OR = 7.7, p per l’interazione = 0.004). I sintomi di asma sono stati associati a GERD nei punteggi ottenuti ai test nei bambini obesi (r = 0.815, p <0,0001), ma non nei bambini magri (r = 0,291, p = 0,200; p per l’interazione = 0.003). I singoli test oggettivi erano associati ai punteggi GERD più elevati ad una maggiore FEV % prevista (p = 0,003), minore resistenza delle vie aeree (R10, p = 0,025), migliore reattanza delle vie aeree, (X10, p = 0.005), ma il controllo dell’asma era gravemente peggiorato, come si evidenziava dai punteggi ottenuti dal questionario ACQ6(p = 0,007). Lang ha anche tenuto a precisare che la falsa attribuzione di un sintomo può essere un effetto della “breve visita medico-paziente”. Ha spiegato: “Il messaggio di fondo, per i medici e gli infermieri, è che abbiamo bisogno di chiedere informazioni specifiche sia sui sintomi specifici dell’asma che sui sintomi da reflusso. Abbiamo bisogno di non saltare alle conclusioni e valutare accuratamente i sintomi”.

Deepa Rastogi, pneumologo pediatrico presso Children’s Hospital of Montefiore and the Albert Einstein College of Medicine, Bronx, New York ha commentato positivamente lo studio confermandone l’utilità e prospettando la possibilità di terapie alternative per la GERD una volta che la diagnosi è confermata, terapie che non interferiscano con i sintomi respiratori se sono anche questi confermati. E ha aggiunto: “Alcuni pazienti che riescono a riconoscere se i loro sintomi al torace sono quelli da reflusso, e non hanno grossi fastidi, possono scegliere di non assumere farmaci e adottare modificazioni efficaci e provate dello stile di vita. D’altro canto, se invece compare una tosse insistente, si possono utilizzare alternativamente sia i farmaci che le modifiche dello stile di vita. Sono, però, preoccupato per gli effetti collaterali di un uso a lungo termine dei PPI che sembra peggiorare il controllo dell’asma nei pazienti con lenta metabolizzazione dei farmaci”.

Fonte: Thorax 2016 quotidianosanità.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili