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Le ricerche di Gerona 2005

(30-11-06) Dieta ricca di proteine non aumenta il rischio coronarico



A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

Una dieta povera in carboidrati e ricca in proteine e grassi non ? associata con un aumento del rischio coronarico nelle donne. Per venti anni i ricercatori della School of Medicine della Harvard University hanno registrato i dati relativi alla alimentazione di un campione di 82.800 donne che hanno partecipato al Nurses? Health Study.
? questo il primo studio che ha parzialmente valutato l?effetto di una alimentazione che si basa sulla dieta Atkins per un lungo periodo di tempo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull?ultimo numero della rivista New England Journal of Medicine.

La dieta Atkins, introdotta negli anni 70 da Robert Atkins, in termini generali consiste nel ridurre molto i carboidrati e nell?aumentare il consumo di proteine e anche di grassi. Questo regime alimentare induce quindi a breve termine un discreto calo ponderale e per questo motivo ha spopolato e non solo in America. Sulle conseguenze di una alimentazione di questo tipo, per?, molti medici e nutrizionisti sono divisi.

Se da un lato questo tipo di alimentazione facilita il controllo dei valori glicemici, ed ? per questo consigliata ai soggetti a rischio di diabete, dall?altro ? provato che pu? provocare chetosi. Sugli effetti nei confronti del sistema cardiocircolatorio i dati sono contrastanti.

Le donne arruolate nello studio condotto dalla Harvard University non hanno intrapreso la dieta a basso regime di carboidrati per perdere peso; hanno, invece, scelto un regime alimentare che fosse basato sul consumo di proteine animali e vegetali e di ridurre al minimo l?apporto di zuccheri complessi. Dall?analisi dei dati raccolti non si evince un relazione diretta tra questo tipo di alimentazione e un aumento del rischio di malattie coronariche.

Nonostante alcuni dati interessanti, dalle prime reazioni degli esperti, lo studio ? stato considerato debole su diversi fronti; primo tra tutti il fatto che ? uno studio di "genere" poich? ? stato condotto solo su donne, come ha affermato Susan Moores portavoce della American Dietetic Association. Inoltre, come commentano gli stessi autori, nel corso dello studio non sono stati calcolati alcuni parametri essenziali per valutare gli effetti a lungo termine di questo tipo di alimentazione quali la concentrazione di HDL e LDL e di corpi chetonici.

Le conclusioni ottenute sembrano non chiarire quelli che sono i dubbi che da ormai 30 anni dividono i sostenitori della dieta mediterranea e della dieta Atkins.

Fonte: Halton TL et al. Low-carbohydrate-diet score and the risk of coronary heart disease in women.

emanuela grasso

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