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Le ricerche di Gerona 2005

(01-12-06) A dieta 1 europeo su 5, in maggioranza donne



A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

Negli ultimi dodici mesi un cittadino europeo su cinque, in prevalenza donne, si ? messo a dieta con l?obiettivo di perdere peso e ritornare in forma. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dell?ultima indagine Eurobarometro sulla salute e l?alimentazione della Commissione Europea, dalla quale emerge che si sente sovrappeso il 38 per cento degli europei che ritengono nella quasi totalit? (95 per cento) che questo rappresenti un rischio per la salute.
Se ? vero che meno del 30 per cento degli europei esercita attivit? fisica intensiva, i buoni propositi per il futuro riguardano sopratutto la volont? di cambiare le abitudini alimentari, errate per mancanza di tempo, variando il men? con un maggior consumo di verdure e una riduzione dei grassi. Ma la maggioranza sostiene di non riuscire a farlo da soli: l?85 per cento dei consumatori ritiene che le autorit? pubbliche debbano intervenire pi? attivamente contro l?obesit? che per nove cittadini su dieci ? determinata nei bambini anche dalla pubblicit? dei prodotti alimentari e delle bevande.
In Europa si stima che 400mila ragazzi perdano ogni anno la forma fisica con oltre 14 milioni di giovani considerati sovrappeso (dei quali tre milioni obesi). Le malattie collegate direttamente all?obesit? sono responsabili di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell?UE poich? l?aumento di peso ? un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l?ipertensione, l?infarto e certi tipi di cancro.
La preoccupazione che si sta diffondendo in Europa coinvolge direttamente anche l?Italia dove - sottolinea la Coldiretti - su 5 milioni di obesi 800mila sono affetti da obesit? grave secondo i dati divulgati nel Congresso Nazionale di Chirurgia dell'Obesit? dal quale ? emerso anche che le spese socio-sanitarie dell'obesit? in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui, per pi? del 60 per cento dovute all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.
La radicata cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea non ha ?salvato? i giovani italiani secondo l?Istat , come confermano i dati preoccupanti sull'aumento dei casi di obesit? o soprappeso, dovuti a una non corretta alimentazione, che riguardano il 36 per cento dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore pi? alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch.
Per questo - sostiene la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti 2006.

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