(01-12-06) Obesi italiani, quanto ci costano?
L'obesit? costa cara, infatti, il costo dell'obesit? si avvicina a 30milioni di euro l'anno per perdita di produttivit? e cure delle complicanze cliniche correlate. Chi ha finalmente dato i numeri ? il sottosegretario alla Salute Antonio Gaglione, nel corso del convegno "Lo sport ? salute" patrocinato dal ministero della Salute a Latiano, in provincia di Brindisi.
L'Italia non ? la sola a fare i conti. Nel Regno Unito, il 25% della popolazione soffre per l'obesit? e le complicanze associate cos? si perdono 18 milioni di giorni lavorativi all'anno per un costo di 500milioni di sterline. Non ? solo l'eccesso di cibi nocivi, molto si deve anche alla sedentariet?. Il 70% della popolazione dei Paesi Occidentali - ricorda Gaglione nel suo intervento - non ha un livello di attivit? sufficiente a mantenere uno stato di salute e un peso ottimale. L'inattivit? fisica, il fumo, l'abuso di alcool e a una dieta ipercalorica ricca di grassi saturi sono gli imputati che condannano il sistema cardiocircolatorio. E necessario, invece, praticare un'attivit? ripetuta almeno tre/quattro volte a settimana, meglio se di tipo aerobico (corsa, nuoto, ciclismo): non ? importante l'intensit? dello sforzo ma una pratica costante e graduale, ponendosi piccoli traguardi in termini di tempi e prestazioni.
Questa ricetta - sottolinea Gaglione - che ha un costo bassissimo rispetto ai benefici, ? in grado di ridurre del 50% il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e riduce notevolmente la mortalit? per eventi cardiaci; riduce peraltro del 30-50% la possibilit? di contrarre il diabete di tipo 2.
E non solo! L'attivit? fisica migliora anche lo stato di salute mentale: riduce la depressione e le relative complicazioni, migliora la reazione allo stress, aumenta la durata e la qualit? del sonno, migliora le capacit? decisionali e la memoria a breve termine. La produzione di endorfine - prosegue Gaglione - favorisce lo sviluppo e la maturazione della sostanza grigia, ripara i neuroni danneggiati e riduce il rischio di demenza senile e di malattia di Alzheimer.
Nei bambini, favorire una pluralit? di attivit? fisiche migliora l'intelligenza.
Fonte: Nutrizione33
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione

