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Le ricerche di Gerona 2005

(18-05-16) Studio su gemelli adulti: psoriasi, diabete mellito di tipo 2 e obesità legati a doppio filo




La psoriasi si associa al diabete di tipo 2 e all'obesità in uno studio su gemelli danesi appena pubblicato su Jama Dermatology e coordinato daAnn Sophie Lönnberg dell'Università di Copenhagen in Danimarca. I ricercatori hanno studiato più di trentatremila coppie di gemelli tra 20 e 71 anni, più della metà dei quali erano donne, basandosi sui dati di un questionario sulla psoriasi incrociato con i dati auto-riportati dell'indice di massa corporea, e delle diagnosi di dimissione ospedaliera per diabete di tipo 2. La prevalenza di psoriasi nella coorte di gemelli oggetto di studio era del 4,2% (630 uomini e 771 donne), mentre quella del diabete dell'1,4% (235 donne e 224 uomini), con un indice di massa corporeo medio di 24,5.

«Gli obesi con indice di massa corporea fra 30 e 34 erano il 6,3% della popolazione» spiega la ricercatrice, aggiungendo che fra i 459 diabetici ambosessi la prevalenza della psoriasi era del 7,6%, significativamente più alta di quella osservata tra i non diabetici. Allo stesso modo, l'indice di massa corporea medio degli psoriasici era superiore rispetto a quello di chi non aveva la malattia cutanea, con un rischio di obesità maggiore tra gli individui con psoriasi. «Dai risultati emerge inoltre la presenza di 720 coppie di gemelli discordanti per psoriasi, in cui un gemello era malato e l'altro no» scrivono gli autori, aggiungendo che i gemelli con psoriasi avevano un indice di massa corporea più alto rispetto ai fratelli o sorelle senza malattia, oltre a maggiori probabilità di essere obesi. Viceversa, la prevalenza di diabete era la medesima nei gemelli con psoriasi rispetto ai co-gemelli senza.

«La psoriasi, il diabete mellito di tipo 2 e l'obesità risultano strettamente legati nei gemelli di questo studio, con una correlazione evidente anche dopo la correzione per importanti fattori di confondimento come il sesso, l'età e il fumo. Cosa che potrebbe indicare una causa genetica comune per le due malattie» scrive in un editoriale di commento Joel Gelfand dell'Università di Pennsylvania a Philadelphia, sottolineando la necessità di studi futuri per individuare eventuali geni e fattori epigenetici alla base di questa associazione.

Jama Dermatology 2016. doi:10.1001/jamadermatol.2016.6262http://archderm.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamadermatol.2016.6262

Jama Dermatology 2016. doi:10.1001/jamadermatol.2016.0670http://archderm.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamadermatol.2016.0670

Fonte: doctornews33

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