(31-05-16) L'esposizione a pesticidi correla con un aumento del rischio di Sla
I dati di uno studio pubblicato su Jama Neurology suggeriscono che l'esposizione cumulativa ai pesticidi si associa a un aumentato rischio di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una malattia neurodegenerativa progressiva e fatale. Eva Feldman, della University of Michigan di Ann Arbor, e coautori hanno esaminato l'influenza dell'esposizione professionale e ambientale a sostanze potenzialmente nocive sul rischio di sviluppare Sla nel Michigan, analizzando in un sondaggio la segnalazione di esposizioni significative e la correlazione con i livelli ematici di diversi inquinanti ambientali. Allo studio hanno preso parte 156 pazienti con Sla e 128 controlli: 101 pazienti con Sla e 110 controlli hanno fornito dati completi. E dai risultati emerge che il contatto con pesticidi correla in modo significativo con un aumento del rischio di Sla sia dal punto di vista statistico sia per quello che concerne le misurazioni sieriche.
«Dato che i fattori ambientali capaci di modificare la suscettibilità dell'organismo a certe malattie, per esempio innescando e favorendo la progressione della SLA, restano in gran parte sconosciuti, servono ulteriori studi di coorte che analizzino in modo longitudinale la correlazione tra rischio di malattia ed esposizione alle sostanze chimiche più recenti e non persistenti, ne prendano in considerazione i meccanismi patogenetici, e ne valutino le variazioni fenotipiche» concludono i ricercatori.
E in un editoriale di commento Jacquelyn Cragg della Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston, aggiunge: «Nel complesso, questi risultati sono un importante sforzo nel tentativo di comprendere meglio il ruolo delle esposizioni ambientali e occupazionali nello sviluppo della Sla. Idealmente, tali ricerche dovrebbero avere dati di esposizione raccolti prima dell'inizio della malattia, come conviene di consueto negli studi di coorte. Tuttavia, la relativa rarità della Sla rende questo piuttosto difficile, e per ottenere il massimo dagli studi svolti sull'argomento è necessario porre la massima attenzione alla presenza di eventuali fattori di confondimento che ne possano in qualche modo falsare il significato».
Jama Neurology 2016. doi:10.1001/jamaneurol.2016.0594
http://archneur.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamaneurol.2016.0594
Jama Neurology 2016. doi:10.1001/jamaneurol.2016.1038
http://archneur.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamaneurol.2016.1038
Fonte: doctornews33
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