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Le ricerche di Gerona 2005

(03-06-16) Alti livelli materni di B12 e folati associati a rischio di disturbi dello spettro autistico




Secondo uno studio pubblicato su FASEB Journal e coordinato daXiaobin Wang del Center on the Early Life Origins of Disease alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, un elevato rischio di disordini dello spettro autistico (ASD) si associa a livelli materni di folato plasmatico superiori a 59 nmol/l, ben più alti delle 45,3 nmol/l considerate eccessive dall'Organizzazione mondiale della sanità. «Anche l'eccesso di vitamina B12 materna in gravidanza superiore a 600 pmol/l si lega a maggiori probabilità di ASD nella prole» esordisce la ricercatrice, sottolineando che il rischio di disordini dello spettro autistico cresce ulteriormente in presenza di livelli materni prenatali abnormemente alti di folati e vitamina B12, e che il ruolo dello stato nutrizionale materno in epoca prenatale in termini di rischio di disordini dello spettro autistico è ancora poco studiato. «Un adeguato apporto di folati in gravidanza è importante nella protezione della prole contro i difetti del tubo neurale, ma resta l'incertezza sul suo ruolo nei disturbi autistici» riprendono gli autori, che hanno misurato i livelli materni di folati e vitamina B12 in gravidanza e 24-72 ore dopo il parto, correlandoli al rischio di disordini dello spettro autistico nei bambini. «I dati provengono dal Boston Birth Cohort, uno studio prospettico longitudinale in corso su una coorte urbana a basso reddito composta prevalentemente da minoranze etniche» spiega Wang. Al trial hanno preso parte 1.391 coppie madre-figlio seguite al Boston Medical Center dalla nascita all'infanzia tra il 1998 e il 2013. «Sulla base del contenuto delle cartelle cliniche elettroniche è stata posta diagnosi di disordini dello spettro autistico in 107 bambini» riprende la ricercatrice, precisando che la supplementazione multivitaminica materna per 3-5 volte a settimana si associa con un rischio di disordini dello spettro autistico nella prole significativamente minore in tutti i trimestri. «Tuttavia, analizzando solo i valori di vitamina B12 e folati plasmatici, elevati livelli di entrambi i composti erano correlati a un significativo aumento del rischio di disordini dello spettro autistico» dice Wang. E conclude: «I nostri risultati aprono la strada a ulteriori studi mirati a individuare le concentrazioni prenatali di folati e vitamina B12 in grado di offrire alla prole il massimo beneficio in termini di stato di salute, riducendo al minimo il rischio di complicazioni come la comparsa di disordini dello spettro autistico nelle fasi successive della vita».
The FASEB Journal 2016; 30(1): Supplement 151.6

Fonte: doctornews33

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