(16-06-16) Infarto, due studi per capire l'utilità della troponina per escluderlo
Due studi pubblicati su Jama Cardiology hanno esaminato l'utilità della troponina cardiaca ad alta sensibilità per diagnosticare o escludere un attacco cardiaco nei pazienti con dolore toracico. I nuovi test per la troponina sono ormai disponibili da tempo, e il loro impatto sulla pratica clinica è oggetto di ampia discussione. Le linee guida American Heart Association (Aha) raccomandano misurazioni in serie della troponina cardiaca alla comparsa dei sintomi e nelle 3-6 ore successive. Di conseguenza, la maggior parte dei pazienti richiede un'osservazione prolungata prima di essere dimesso, cosa che aumenta il tasso di ospedalizzazioni potenzialmente evitabili. «Una strategia che permetta di identificare in modo sicuro gli idonei alla dimissione dopo un singolo prelievo effettuato all'arrivo in pronto soccorso (PS) sarebbe estremamente utile» esordisce Edward Carlton del Nord Bristol Nhs Trust in Inghilterra, autore del primo studio, che assieme ai colleghi ha esaminato l'efficienza diagnostica di della troponina cardiaca ad alta sensibilità in 5 studi internazionali svolti in Australia, Nuova Zelanda e Inghilterra, per un totale di 3.155 accessi in PS con sospetta ischemia cardiaca.
«Per il livello soglia di 1,2 nanogrammi per litro (ng/l), su 10.630 pazienti valutati 8.630 avrebbero bisogno di ulteriori indagini e di questi solo per 990 si giungerebbe a una diagnosi di infarto acuto del miocardio. Quindi, l'efficienza diagnostica di questo cut-off non basta per una sola determinazione» concludono gli autori. Nel secondo studio Dirk Westermann, dello University Hospital di Amburgo-Eppendorf in Germania, ha sviluppato con i coautori un algoritmo per un'accurata e rapida esclusione dell'infarto acuto del miocardio dopo 1 ora in 1.040 pazienti presentatisi in pronto soccorso con dolore toracico acuto. Scoprendo che un cut-off di troponina pari a 6 ng/l ha un valore predittivo negativo del 99,8% per infarto acuto del miocardio dopo 1 ora, rimasto invariato allo scoccare della terza ora. «Il cutoff di 6 ng/l consente sia un rapido triage per escludere un infarto acuto del miocardio in atto sia un tempestivo inizio della terapia in caso di riscontro positivo» scrivono i ricercatori. «Al momento, in attesa di studi successivi, le misurazioni in serie della troponina cardiaca suggerite dall'AHA restano lo standard di cura negli Stati Uniti» commenta in un editoriale David Morrow, del Timi Study Group, al Brigham and Women's Hospital - Harvard Medical School di Boston.
Jama Cardiology 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.1309
http://cardiology.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamacardio.2016.1309
Jama Cardiology 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.0695
http://cardiology.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamacardio.2016.0695
Jama Cardiology 2016. doi: 10.1001/jamacardio.2016.1205
https://dx.doi.org/10.1001/jamacardio.2016.1205
Fonte: doctornews33
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione