(26-06-16) Steatosi epatica, un aiuto dal pesce
Su Journal of Nutritional Biochemistry è apparsa una revisione degli studi che hanno preso in esame l'approccio nutrizionale alla steatosi epatica, condizione che interessa almeno una persona su cinque in età adulta e che appare ormai il più diffuso meccanismo di disfunzione dell'organo. Dallo studio, oltre che una raccomandazione verso un miglior controllo ponderale (calare di peso del 7-10 per cento significa infatti limitare l'infiammazione e la progressione del danno d'organo) emerge anche o come la scelta di alcuni nutrienti possa risultare particolarmente utile per il controllo ottimale della situazione. Lo conferma Luca Valenti, docente di medicina Interna all'Università di Milano e coautore della ricerca, che mette in luce il ruolo protettivo degli acidi grassi omega-3 a catena lunga, oltre che di alcune vitamine come la E e la D e alcuni polifenoli. Il pesce, quindi, esce vincitore nella dieta che protegge il fegato, ma più in generale a detta degli esperti occorre puntare sull'alimentazione mediterranea, curando anche altri aspetti spesso dimenticati. Meglio limitare i cibi raffinati, i grassi saturi e le bevande addizionate di fruttosio che paiono avere un ruolo nel rischio di steatosi.
Fonte: edott.it
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