Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(20-07-16) Mangiare più spesso a casa si associa a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2



Chi consuma più di frequente pasti fatti in casa ha meno probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 2 rispetto a chi mangia spesso fuori, secondo quanto conclude uno studio epidemiologico coordinato da Qi Sun, della Harvard T. H. Chan School of Public Heath di Boston e pubblicato su un numero di PLoS Medicine dedicato alla prevenzione del diabete. «A livello internazionale aumenta la tendenza a mangiare fuori casa, e questo significa, per esempio, che sempre più persone usano i fast food» scrivono gli autori, sottolineando che, secondo ricerche svolte in precedenza, questi individui seguono una dieta a elevato contenuto calorico ma relativamente povera di sostanze nutritive che porta a un lento ma progressivo incremento ponderale a sua volta associato a un aumentato rischio di diabete di tipo 2.

«Più scarsi, invece, i dati sulla possibilità, preparandosi i pasti in casa, di modificare le probabilità a lungo termine di sviluppare diabete con o senza obesità» riprende Sun, che assieme ai coautori ha analizzato i dati di due studi osservazionali di coorte in cui una popolazione di operatori sanitari statunitensi, 58.051 donne e 41.676 uomini, sono stati seguiti rispettivamente dal 1986 al 2012 e dal 1986 al 2010 con una rigorosa raccolta dati su diversi indicatori dello stato di salute comprese le informazioni autoriferite sulle abitudini alimentari e sulla comparsa di diabete. E dai risultati, statisticamente corretti per eventuali fattori confondenti le abitudini alimentari, compreso lo stato civile, emerge che chi consuma 5-7 pasti serali preparati in casa in una settimana ha un rischio di diabete di tipo 2 inferiore del 15% rispetto ai coetanei che ne consumano due o meno nello stesso arco di tempo.

«Stesse differenze, anche se statisticamente meno significative, sono state osservate per il pranzo di mezzogiorno» riprendono i ricercatori, aggiungendo che questi risultati confermano l'efficacia preventiva delle abitudini di vita volte ad aumentare l'esercizio fisico e a migliorare le abitudini alimentari, anche mangiando più spesso a casa.

PLoS Med. 2016. doi: 10.1371/journal.pmed.1002052
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27379673

Fonte: doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili