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Le ricerche di Gerona 2005

(03-09-16) Il cioccolato può ridurre il rischio di infarto miocardico e di cardiopatia ischemica



Mangiare una porzione di cioccolato più volte alla settimana può ridurre il rischio di infarto miocardico e di cardiopatia ischemica.

I ricercatori svedesi del Karolinska Institutet hanno condotto uno studio prospettico e una meta-analisi per indagare il rapporto tra il consumo di cioccolato e la cardiopatia ischemica.

Sono stati raccolti i dati di un questionario di frequenza alimentare compilato da 67.640 uomini e donne di età compresa tra 45 e 83 anni di due coorti, Cohort of Swedish Men e Swedish Mammography Cohort, nel 1997.
Sono stati consultati due Registri, Swedish National Patient Register e lo Swedish Cause of Death Register, per per determinare quali soggetti fossero andati incontro a infarto miocradico durante il periodo di follow-up tra il 1998 e il 2010.

Dall’analisi compiuta nel 2010 erano emersi 4.417 episodi di infarto miocardico ( 3.067 avevano interessato persone di sesso maschile, 1.350 di sesso femminile ).

E’ stata osservata una relazione inversa tra il consumo di cioccolato e il rischio di infarto miocardico.

I partecipanti sono stati raggruppati in base alla frequenza di consumo di cioccolato ( mai, 1-3 porzioni al mese, 1-2 porzioni alla settimana, e 3 o più porzioni alla settimana ).

Coloro che hanno assunto tre o più porzioni di cioccolato a settimana avevano un rischio del 13% inferiore di infarto miocardico ( rischio relativo, RR = 0.87; IC 95%, 0.77-0.98; P = 0.04 per trend ), rispetto ai partecipanti che non avevano mai mangiato il cioccolato.

Questa associazione è rimasta significativa anche dopo aggiustamento per i potenziali confondenti come l'indice di massa corporea ( BMI ), diabete mellito, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia ( P maggiore di 0.25 per l'interazione ).

I partecipanti nella più alta categoria di consumo di cioccolato tendevano ad avere un livello culturale più elevato con meno comorbidità come obesità, diabete, ipertensione e ipercolesterolemia.
Inoltre, avevano anche una minore probabilità di essere fumatori, e mangiavano più carne processata.

I ricercatori hanno cercato altri studi prospettici che avevano valutato la relazione tra cioccolato e rischio di cardiopatia ischemica.
In totale, sei studi prospettici sono stati inclusi nella meta-analisi, tra cui quello effettuato dai ricercatori svedesi.
Specifiche sul tipo di cioccolato erano presenti solamente in due studi.

Nel complesso sono stati riportati 6.851 casi di cardiopatia ischemica e un RR di 0.9 ( IC 95%, 0.82-0.97 ) per quelli con il più alto consumo di cioccolato rispetto a quelli con il più basso consumo ( eterogeneità [ I2 ] = 24.3% ).
Coloro che avevano mangiato più cioccolato presentavano un rischio di cardiopatia ischemica inferiore del 10%.

Secondo gli Autori anche se il cioccolato può ridurre il rischio di cardiopatia ischemica, deve essere consumato con moderazione, perché ha un alto contenuto di zuccheri, calorie e grassi saturi. ( Xagena2016 )

Fonte: Heart, 2016

Claudio Ferri, Università dell’Aquila – Medicina Interna e Nefrologia

Fonte: Xagena_Medicina_2016

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