Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(16-09-16) Clostridium difficile: il trapianto fecale eterologo riduce il rischio di recidive


Rispetto a quello autologo, il trapianto fecale da donatore riduce il rischio di infezione intestinale da Clostridium difficile. Ecco, in sintesi, le conclusioni di uno studio appena pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, primo nome Colleen Kelly, del Miriam Hospital di Providence, Rhode Island. «Finora gli studi sull'efficacia del trapianto di microbiota fecale in caso di infezioni ricorrenti da C. difficile (Cdi) erano limitati a piccole casistiche oppure a trial clinici in aperto» spiegano i ricercatori, che per valutare l'efficacia e la sicurezza dell'FMT nel trattamento delle recidive di Cdi hanno selezionato quasi 50 pazienti con almeno tre infezioni pregresse da C. difficile trattate con vancomicina, randomizzandoli a ricevere un trapianto di microbiota fecale autologo o da donatore sano, entrambi eseguiti tramite colonscopia. «L'end point primario era la risoluzione della diarrea senza ulteriori cicli di terapia anti-Cdi nelle 8 settimane di follow-up» aggiunge la ricercatrice, che assieme ai colleghi ha messo a confronto i dati di sicurezza nei due gruppi valutati in termini di eventi avversi, eventi avversi gravi e comparsa di nuove condizioni mediche nel semestre successivo al trapianto fecale, analizzando anche la composizione del microbiota fecale prima e dopo la procedura. E dai risultati emerge che il trapianto fecale eterologo si associa a un tasso significativamente maggiore di guarigione clinica a 8 settimane rispetto al trapianto autologo, con percentuali rispettivamente del 91% e del 63%.

«È anche importante notare l'assenza di differenze significative tra i due gruppi in termini di eventi avversi» concludono gli autori. E in un editoriale di commento Elizabeth Hohmann della Divisione di malattie infettive al Massachusetts General Hospital di Boston scrive: «Questi risultati ci spingono a chiederci di nuovo se la manipolazione microbica abbia rischi o benefici per la salute ancora ignoti e se ci siano tipologie di microbiota ottimali per specifiche popolazioni di persone».

Ann Intern Med. 2016. doi: 10.7326/M16-0271
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27547925

Ann Intern Med. 2016. doi: 10.7326/M16-1784
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27548329

Fonte: doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili