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Le ricerche di Gerona 2005

(19-09-16) La dieta della felicità.Alimenti contro la depressione




Negli ultimi anni c'è stata una crescita senza precedenti sia per quantità che per qualità metodologica delle ricerche dirette ad esplorare il rapporto tra alimentazione e salute mentale.

La maggior parte di queste prove indicano uneffetto protettivo di una dieta sana sulla depressione e un impatto negativo di una cattiva alimentazione sulla salute mentaledei giovani e degli adulti.

Compaiono anche dati convincenti a sostegno dell’uso di alcuni supplementi nutrizionali da soli o combinati e come terapia in aggiunta a quella farmacologica.

Sebbene la crescita nella ricerca scientifica relativa alla nutrizione in psichiatria sia recente, è ora in una fase in cui non può più essere ignorata.

Dieta e nutrizione sono obiettivi modificabili per la prevenzione dei disturbi mentali e hanno un ruolo fondamentale nella promozione della salute mentale.

Oltre a modificazioni della dieta, l’International Society for Nutritional Psychiatry Research riconosce che la prescrizione di nutraceutici ha il potenziale per aiutare la gestione dei disturbi mentali a livello individuale e della popolazione. Molti di questi nutrienti hanno un collegamento chiaro per la salute del cervello, tra cui: omega-3,vitamine del gruppo B (in particolare acido folico e B12), colina, ferro, zinco, magnesio, S-adenosilmetionina, vitamina D e aminoacidi.

Gli scienziati hanno messo a punto una nuova scala basata sulle prove di efficacia (EBM) di alimenti animali e vegetali in grado di migliorare i sintomi depressivi.

La ricerca è stata presentata all'American Psychiatric Association (APA) 2016 Annual Meeting.

Gli alimenti vegetali sono in cima alla classifica del cibo per la mente. I nutrienti chiaveincludono omega 3, magnesio, calcio, fibre e vitamine B1, B9, B12, D, ed E.

I possibili meccanismi attraverso i quali questi alimenti possono aumentare la funzione del cervello comprendono la stabilizzazione della membrana neuronale e gli effetti anti-infiammatori.

Oltre alle verdure a foglia verde, i ricercatori hanno evidenziato l'importanza dellecarni, selvaggina, frutta secca (noci pecan, noci e arachidi), bivalvi (cozze, vongole, ostriche), molluschi (polpi, calamari, lumache), e pesce (salmone e sardine). Sebbene si raccomandi che i pazienti assumano almeno 400 g di pesce alla settimana, è importante scegliere pesci relativamente privi di mercurio (limitare il consumo di pesce spada).

Anche se la ricerca si concentra maggiormente sulla depressione e la demenza, le nuove sperimentazioni stanno indagando il deficit di attenzione / iperattività, ansia e dipendenze.

E’ in corso uno studio randomizzato in 176 pazienti con episodi di depressione maggiore in due centri in Victoria, Australia. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo di intervento dietetico, che si concentra sul sostegno di una dieta sana, o ad un gruppo di sostegno sociale. I primi risultati sono esaltanti e saranno presto pubblicati.

Gli psichiatri dovrebbero chiedere regolarmente ai pazienti ciò che stanno mangiando e se hanno qualche intolleranza alimentare o allergia.


Dieta vegana / vegetariana

Uno dei rischi, almeno con la dieta vegana e in qualche misura la dieta vegetariana, è la mancanza di vitamina B12. Una carenza di questa vitamina può portare a depressione, anemia, fino a danni irreversibili ai neuroni.

Un recente studio che ha esaminato le popolazioni vegan ha mostrato che il 52% degli individui erano "francamente carenti" di vitamina B12 e che il 23% aveva livelli "insufficienti".

Anche se la dieta è una questione personale, e molti pazienti seguono ciò che ritengono essere una dieta sana, le abitudini alimentari globali sono cambiate nel corso del secolo passato, e, in generale, non in meglio.

C'è stato un pesante passaggio da cibi integrali ad alimenti trasformati. Inoltre, il consumo di zucchero, carboidrati raffinati, cibi con coloranti, conservanti e grassi trans è elevato.

Senape, spinaci, peperoni e altri alimenti vegetali contengono "fitonutrienti". La ricerca dimostra che queste "molecole di segnalazione", che comprendono il licopene e i carotenoidi, aiutano a proteggere il cervello.

Valeriana e passiflora a concentrazioni importanti aiutano a controllare gli stati d'ansia. C'è poi l'ormone melatonina, alleato del sonno regolare, e la frutta secca, ricca di magnesio e selenio, principi che contrastano i radicali liberi e sono utili per il benessere delle cellule nervose.



Autori: Sarris J, Logan AC, Akbaraly TN, Paul Amminger G, Balanzá-Martínez V, Freeman MP, Hibbeln J, Matsuoka Y, Mischoulon D,Mizoue T, Nanri A, Nishi D, Parletta N, Ramsey D, Rucklidge JJ, Sanchez-Villegas A, Scholey A, Su KP, Jacka FN

Fonte: World Psychiatry 2015 Oct; 14(3): 370–371

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