(19-12-06) Allora la rete stringa le maglie!
Non solo moda e televisione. Tra gli imputati per istigazione all'anoressia c' ? anche internet con 300mila siti che esaltano la magrezza. Questo ? quanto si evidenzia da una ricerca sui disordini alimentari e internet condotta dai ricercatori dell'Universit? di Torino.
Con lo scopo d'identificare quanto la diffusione dell'utilizzo di Internet potesse influenzare i naviganti, i ricercatori torinesi diretti dal professor Fassino sono giunti a risultati allarmanti. Proprio con l'aiuto di Google e utilizzando parole chiave come:
"anorexia nervosa (AN) and treatment", "AN and psychotherapy", "AN and pharmacotherapy", "pro-anorexia", "pro-ana sites", "thinspiration" e "anorexicnation" si sono palesati circa 300mila siti che inneggiano al raggiungimento della magrezza come "stato di grazia" e di perfezione assoluta.
Di questi 257 mila contengono la parola chiave "pro-anorexia", 18.600 "pro-axa", 14.200 "thinspiration" (ispirazione alla magrezza) e 577 "anorexicnation", ovvero "nazione anoressica", uno dei neologismi che indicano la forte tendenza alla creazione di una "subcultura anoressica", in senso antropologico.
Per contro, e per fortuna, nel web esisterebbero almeno 800 mila siti che trattano l'anoressia nervosa in chiave patologica e danno indicazioni sulle terapie adeguate.
Dunque, come affermano anche gli autori della ricerca, ? importante e necessario che i controlli i istituzionali siano pi? severi anche "sulla rete" che ? diventata rapidamente un mezzo di diffusione e comunicazione veramente alla portata di tutti. Sia nel bene che nel male!
Eating Weight Disord. 2006, 11: e68-e71
Fonte: Nutrizione33
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