Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(21-10-2016) Disturbi alimentari. Scoperto il “freno” per controllare le abbuffate



Nelle malattie che coinvolgono il comportamento alimentare, come l’obesità, l’anoressia e la bulimia, si verificano episodi ricorrenti caratterizzati da abbuffate: situazioni di disagio fisico e psichico in cui la persona affetta perde il controllo sull’ingestione di cibo. Ebbene, alcuni scienziati italiani hanno scoperto nel cervello un interruttore per fermare le abbuffate. Si tratta di un recettore – TAAR1 – presente sui neuroni della ‘corteccia prefrontale’ che, quando viene attivato, è in grado di ‘comandare’ l’interruzione delle insalubri abbuffate. Condotto presso la Boston University da Pietro Cottone e Valentina Sabino, lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology e offre una nuova potenziale via per fermare un disturbo davvero diffuso e associato a problemi di salute fisica e psicologica.

I presupposti
I ricercatori, spiega Cottone, hanno anche dimostrato che la molecola ‘RO5256390′ sviluppata da una casa farmaceutica (e attualmente in sperimentazione con altre indicazioni) riesce ad attivare questo freno anti-abbuffata e a fermare le abbuffate compulsive e tutti i comportamenti associati. Quello dell’abbuffata compulsiva è un disturbo della condotta alimentare molto frequente sia negli obesi, sia in chi soffre di anoressia e bulimia. E’ caratterizzato dalla rapida ingestione di grosse quantità di cibo, fino a star male; oltre al malessere fisico, il disturbo si associa a stress psicologico, sensi di colpa, disturbi dell’umore. Per di più i cibi protagonisti del ‘binge eating’ sono spesso alimenti che fanno male, dolci, snack, cibo spazzatura.

Le scoperte
Finora tutti i tentativi di domare le abbuffate compulsive sono risultati elusivi. Cottone e Sabino si sono concentrati sul recettore TAAR1 che è presente nelle aree cerebrali del self control e della decisionalità. Gli scienziati hanno visto che TAAR1 è poco attivo nel cervello degli animali affetti da ‘binge eating’. Gli esperti hanno visto che somministrando agli animali la molecola RO5256390 il freno anti-abbuffata si riattiva e gli animali smettono immediatamente di abbuffarsi e non mostrano più i comportamenti patologici precedentemente messi in atto, ad esempio la ricerca spasmodica di cibo spazzatura e l’iperattivazione in presenza di stimoli associati al cibo.

Fonte: doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili