Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(13-11-05) Neonato grasso ? bello? No, ? un pericolo



A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

Attenti ai chili di troppo sin dalla primissima infanzia, non necessariamente sono sinonimo di salute. I neonati grassi e che crescono troppo rapidamente, infatti, sono esposti ad un rischio maggiore di diventare adolescenti ed adulti obesi. ? quanto emerge da una revisione sistematica pubblicata sul British Medical Journal.

Baird e colleghi hanno analizzato i dati di 24 studi che confermano l'associazione tra peso elevato e crescita eccessiva nei neonati con l'obesit? negli anni successivi. I bimbi obesi, infatti, hanno un rischio di nove volte superiore a quelli che non lo sono di essere obesi anche nelle fasi successive dell'infanzia, adolescenza ed et? adulta. Il rischio di essere obesi ? quintuplicato nei bambini che hanno una crescita molto veloce.
Dei 24 studi presi in esame, 18 hanno valutato il rapporto fra la costituzione nei primi anni di vita e l'obesit? successiva. La maggior parte ha mostrato come i bimbi definiti obesi hanno un rischio maggiore di obesit? in futuro. Al confronto con i bambini normopeso, tra i bimbi obesi il rischio relativo di obesit? futura cresce dall'1,35 al 9,38 per cento. L'associazione tra i chili di troppo e una crescita eccessiva nei primi anni di vita e l'obesit? futura ? stata presa in considerazione per persone nate dal 1927 al 1994 ed ? stata verificata nelle diverse fasi dell'infanzia, adolescenza ed et? adulta.
Un tema importante se si considera che il numero delle persone in sovrappeso e obese ? in rapida crescita in tutte le fasce di et?. Ad oggi non ? ancora chiaro quanto presto nel corso della crescita sia opportuno cominciare strategie di prevenzione dell'obesit? e che forma queste debbano prendere. Nonostante, infatti, sia chiaro che il peso alla nascita e la velocit? di crescita siano associate al rischio di obesit? nell'et? adulta, si rende necessario porre l'attenzione su questa pericolosa relazione in maniera sistematica per mettere in atto opportune strategie di prevenzione dell'obesit? che intervengano sin dall'infanzia. Manca purtroppo all'interno della revisione un'analisi dell'associazione tra peso e velocit? di crescita ed obesit? che evidenzi le differenze tra i bambini allattati al seno e quelli allattati artificialmente. Numerose evidenze, infatti, mostrano come nel caso dell'allattamento al seno la costituzione del bambino e la velocit? di crescita non influiscano sullo sviluppo futuro.
Fonte: J Baird, D Fisher, P Lucas, J Kleijnen, H Roberts, C Law. Being big or growing fast: systematic review of size and growth in infancy and later obesity.

BMJ 2005;331:929
Norina Wendy di Blasio

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili