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(26-11-2016) Telemedicina nell'ictus, documento congiunto sul suo utilizzo per diagnosi e terapia



L'American Heart Association (Aha) e l'American Stroke Association hanno pubblicato su Stroke un documento congiunto sull'utilizzo della telemedicina nell'ictus, primo autore Lawrence Wechsler, professore di neurologia e neurochirurgia all'Università di Pittsburgh School of Medicine. «La telemedicina nell'ictus, evolutasi in modo significativo nel corso degli ultimi dieci anni, è attualmente usata in modo abbastanza esteso nella diagnosi e terapia dei pazienti colpiti da eventi cerebrovascolari acuti negli Stati Uniti e nel resto del mondo» esordisce il neurologo, spiegando che in un ictus c'è una finestra temporale in cui, se si imposta la giusta terapia, non ci saranno ripercussioni sulla salute cerebrale dei pazienti. E la terapia efficace consiste anche nel saper riconoscere in tempo la gravità della situazione. Ma per farlo c'è bisogno di un neurologo, specialista non sempre a disposizione in tutti gli ospedali.

«Chi ha sintomi da ictus grave e si trova in una struttura che non può fornirgli la giusta assistenza, potrebbe usufruire delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie» riprende Wechsler, presidente del gruppo di esperti che ha redatto il documento, il cui obiettivo è fornire a chiunque sia coinvolto in un programma di telemedicina nell'ictus tutti gli elementi per attuare le migliori cure possibili. «Lo screening dei pazienti da sottoporre a terapia endovascolare è un ulteriore obiettivo delle reti di telemedicina per gli eventi cerebrovascolari acuti, dati gli ottimi risultati di questo trattamento emersi dagli ultimi studi randomizzati» scrivono gli autori, sottolineando tuttavia che i limiti delle cure mediche fornite da uno specialista remoto con la telemedicina restano ancora da definire. «Anche se l'obiettivo della telemedicina nell'ictus è di raggiungere l'equivalenza con le cure erogate di persona, potrebbe esserci addirittura la possibilità di migliorare la cura di un evento cerebrovascolare acuto con l'applicazione di questa tecnologia» osserva Wechsler. E conclude: «Speriamo che i suggerimenti di queste linee guida servano come base per il miglioramento continuo dell'efficacia delle reti telestroke e della loro qualità».

Stroke. 2016. doi: 10.1161/STR.0000000000000114
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27811332

Fonte: doctornews33

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