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Le ricerche di Gerona 2005

(30-11-2016) Incidenza ictus in calo tra gli anziani. Ora colpisce di più i giovani



L'incidenza dell'ictus continua a spostarsi verso le fasce d'età più giovani: prosegue infatti negli Stati Uniti il declino tra gli ultracinquantacinquenni mentre purtroppo cresce tra i più giovani, con addirittura un raddoppio nella fascia tra i 35 e i 39 anni. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association da un gruppo diretto da Joel Swerdeldella Rutgers University School of Public Health di New Brunswick, nel New Jersey: «Occorre che soprattutto le persone sotto i cinquant'anni comprendano che l'ictus non si presenta solo in età avanzata, e che l'esito può essere molto più debilitante di un attacco cardiaco». L'incidenza dell'ictus è in calo da alcuni decenni, e questo è dovuto secondo i Centers for Disease Control and Prevention alla riduzione di abitudine al fumo, ipertensione e ipercolesterolemia, ma in anni recenti era stato avanzato il sospetto che il calo generale nascondesse un incremento tra i più giovani.

Per questo Swerdel e colleghi hanno preso in esame un database unico che raccoglie i dato su quasi tutti i ricoveri per malattia cardiaca o ictus nel New Jersey, osservando che rispetto al periodo 1995-1999, nel 2010-2014 il tasso di ictus è più che raddoppiato (247%) nella fascia di età 35-39, raddoppiato nella fascia 40-44 e aumentato - seppure in misura minore - nel gruppo tra i 45 e i 54 anni, per poi ridursi nelle fasce di età più alte. Nel caso dell'infarto, invece, i tassi sono risultati in diminuzione in tutte le età. Purtroppo i ricercatori non avevano a disposizione per ciascun paziente i dati sui fattori di rischio come appunto fumo, colesterolemia o uso di farmaci per avanzare possibili spiegazioni, ma ipotizzano che il fenomeno sia spiegabile con diversi tassi di obesità (più diffusa tra le nuove generazioni), diabete e maggiore o minore aderenza alle terapie contro ipertensione e ipercolesterolemia. Anche le abitudini alimentari potrebbero avere un ruolo, anche se molto resta da capire. Nel frattempo il messaggio dei ricercatori è chiaro: la prevenzione dell'ictus deve riguardare anche le fasce di età più giovani.

Journal of the American Heart Association. 2016;5:e004245 November 23, 2016doi:10.1161/JAHA.116.004245 http://jaha.ahajournals.org/content/5/12/e004245

Fonte: doctornews33

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