(12-01-2017) Perdere peso rinnova il tessuto adiposo bianco
Uno studio sui topi svela meccanismi interessanti anche sull’effetto yo-yo
Studi sperimentali in modelli murini hanno dimostrato che la sopravvivenza di topi che perdevano peso e poi lo riacquistavano era comunque superiore a quelli che restavano sempre obesi.
Per ottenere una migliore comprensione meccanicistica di questi risultati, un gruppo di ricercatori americani ha valutato la senescenza cellulare nel tessuto adiposo bianco (WAT) di topi magri, di topi obesi e di topi che avevano riacquistato peso. I risultati hanno dimostrato che alla fine di un ciclo di perdita di peso di 28 giorni la senescenza cellulare si è significativamente ridotta nei magri rispetto ai topi obesi.
In dettaglio, l’obesità indotta da una dieta ad alto contenuto di grassi ha portato ad un significativo aumento delle cellule senescenti in WAT rispetto ai controlli (a dieta low-fat) e ad un concomitante aumento dei livelli circolanti di ACTIVINA A, marker di senescenza cellulare negli esseri umani e nei topi in quanto
- I progenitori delle cellule di grasso senescenti umane rilasciano activina A,
- activina A impedisce la normale funzione delle cellule staminali e del tessuto adiposo,
- i topi anziani hanno livelli più elevati di activina A sia nel sangue che nel tessuto adiposo rispetto i topi giovani,
- eliminare le cellule senescenti dai topi porta a livelli più bassi di activin A.
La ricerca ha dimostrato che esiste una correlazione tra l'obesità e l'aumento di senescenza cellulare; la possibilità di aumentare il ricambio cellulare con trattamenti specifici sulle cellule del tessuto adiposo bianco senescenti potrebbe essere una strategia efficace per la salute dell’organismo: ad esempio dasatinib (un farmaco anti-cancro) e quercetina (un flavonolo trovato in frutta e verdura) hanno dimostrato di ridurre la quantità di cellule senescenti e migliorare la disfunzione vascolare nei topi aterosclerotici.
Anche la qualità della dieta riducendo il peso e le cellule senescenti è un approccio valido contro l’invecchiamento.
Un altro studio ha confrontato l'espressione genica nel fegato, tessuto adiposo bianco (WAT) e tessuto adiposo bruno (BAT) di una dieta VLCD e di una dieta low-fat in topi obesi, isoenergetiche. La dieta ha portato una riduzione di peso simile nei due gruppi.
I topi in VLCD hanno presentato elevati livelli di fattore di crescita dei fibroblasti nel siero (FGF21) e corpi chetonici, che sono noti per aumentare il dispendio energetico, e una maggiore trasformazione del grasso bianco in bruno.
Autori: List EO, Jensen E, Kowalski J, Buchman M, Berryman DE, Kopchick JJ.
Fonte: Nutr Healthy Aging. 2016 Oct 27;4(1):95-99.
Link della fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5166516/
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione