(15-01-2017) L'attività fisica riduce l'incidenza di diabete mellito di tipo 2
Livelli elevati di attività fisica nel tempo libero si associano a una minore incidenza di diabete di tipo 2 nella popolazione generale secondo un rapporto curvilineo: i maggiori vantaggi vengono raggiunti già a bassi livelli di attività , ma ulteriori benefici possono essere realizzati svolgendo un esercizio di intensità molto superiori a quella prescritta dalle raccomandazioni di sanità pubblica. Questo è quanto riporta una revisione sistematica della letteratura con metanalisi della relazione dose/risposta appena pubblicata sulla rivista Diabetologia, coautore Andrea D Smith, del Centro per la ricerca sui comportamenti salutari dell'University College di Londra, Regno Unito.
«Una correlazione inversa tra attività fisica e incidenza di diabete di tipo 2 è ben nota, ma la forma della relazione dose-risposta è ancora incerta» scrivono i ricercatori, che in una metanalisi hanno valutato i risultati degli studi longitudinali sull'argomento finora svolti sulla popolazione generale. «Una ricerca sistematica della letteratura scientifica corrente ci ha permesso di selezionare 28 studi prospettici su livelli elevati di attività fisica o attività fisica totale e rischio di diabete di tipo 2» riprende il ricercatore, che assieme ai colleghi ha tradotto i livelli di attività fisica in equivalenti metabolici (Met) settimanali, osservando una relazione non lineare tra attività fisica e diabete di tipo 2.
In altri termini, l'analisi statistica evidenzia una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 del 26% tra coloro che hanno raggiunto 11,25 Met, equivalenti a 150 minuti/settimana di attività moderata, rispetto agli individui inattivi. Ma non solo: il raddoppio dell'intensità dell'attività fisica era legato a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 del 36%, con un'ulteriore calo dell'eccesso di rischio pari al 53% nei partecipanti che raggiungevano un'intensità di esercizio fisico di 60 Met la settimana. «Questa metanalisi supporta in pieno la nozione generalmente accettata di una stretta correlazione inversa tra attività fisica, anche moderata, e rischio di diabete e, data l'attuale epidemia di obesità e diabete, conferma l'utilità dell'esercizio fisico rispetto ad altre strategie per migliorare la salute pubblica» conclude Smith.
Fonte: Diabetologia. 2016.doi:10.1007/s00125-016-4079-0
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27747395
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