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Le ricerche di Gerona 2005

(15-02-2017) Calcio coronarico nei giovani adulti associato a rischio cardiovascolare successivo




Secondo uno studio pubblicato su Jama Cardiology, la presenza di depositi di calcio coronarico negli adulti tra 32 e 46 anni di età si associa a un aumento di 5 volte del rischio di eventi coronarici fatali e non. «La quantità di calcio coronarico (Cac) misurata con la tomografia cardiaca senza contrasto è una misura non invasiva di malattia coronarica associata con cardiopatia coronarica (Chd) e le malattie cardiovascolari (Cvd) nelle persone oltre la mezza età» esordisce il primo autore John Jeffrey Carr del Vanderbilt University Medical Center di Nashville in Tennessee, sottolineando che secondo lo studio CARDIA, Coronary Artery Risk Development in Young Adults la presenza a 25 anni di fattori di rischio cardiovascolare modificabili è strettamente legata alla presenza di calcio coronarico a 40 anni.

«Tuttavia, restava da stabilire se il riscontro di depositi di calcio coronarico dalla mezza età in poi fosse associato a un aumento delle probabilità di eventi clinici cardiovascolari acuti nei dieci anni successivi» scrivono i ricercatori, che hanno seguito i partecipanti al CARDIA per oltre un decennio misurando la presenza di calcio coronarico a distanza di 15, 20, e 25 anni dall'ingresso nello studio. «Al quindicesimo anno il 10% dei 3.043 partecipanti, età media 40 anni, aveva depositi di calcio coronarico» precisano gli autori, che dopo un follow-up di 12,5 anni hanno osservato 57 eventi coronarici incidenti fatali o non, tra cui sindromi coronariche acute, infarti o decessi, oltre a 108 eventi cardiovascolari incidenti tra cui ictus, insufficienza cardiaca e arteriopatia periferica. E dopo gli opportuni aggiustamenti per caratteristiche demografiche e fattori di confondimento è emerso che nei pazienti con presenza di calcio coronarico il rischio di eventi coronarici e cardiovascolari era aumento rispettivamente di 5 volte e 3 volte. E in un editoriale di comment Ron Blankstein, del Brigham andWomen's Hospital e Harvard Medical School, Boston, Massachusetts, scrive: «La constatazione che il calcio coronarico presente da 32 a 46 anni si associa a un aumentato rischio di malattia coronarica prematura sottolinea la necessità non solo di ridurre i fattori di rischio, ma anche di iniziare la prevenzione già nelle prime fasi della vita».

Jama Cardiol. 2017. doi:10.1001/jamacardio.2016.5493 http://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2601071

Jama Cardiol. 2017. doi:10.1001/jamacardio.2016.5552 http://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/article-abstract/2601068

Fonte: doctornews33

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