Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(28-04-2017) Il bere moderato si associa a una riduzione del rischio di molte malattie cardiovascolari




Secondo uno studio sul Bmj, primo autore Steven Bell, del Research Department of Epidemiology and Public Health dell'University College di Londra, una moderata assunzione di alcol si associa a una riduzione del rischio di molte malattie cardiovascolari, ma non di tutte. «Nel Regno Unito un moderato consumo di alcolici è considerato uguale o inferiore a 14 unità alcoliche settimanali, considerando che un bicchiere di vino al 12% da 125 ml ne contiene una e mezzo» spiegano gli autori, che hanno analizzato il legame tra alcol e malattie cardiovascolari analizzando le cartelle cliniche elettroniche di quasi due milioni di adulti britannici in buona salute parte del database CALIBER (ClinicAl research using LInked Bespoke studies and Electronic health Records). «Tutti i partecipanti non avevano malattie cardiovascolari all'inizio dello studio, e i non bevitori sono stati separati dagli ex bevitori o da quelli occasionali» precisa il ricercatore. E i risultati dimostrano che, a fronte dell'astensione completa, il consumo moderato di alcol si associa a un minor rischio di incidenza di molte, ma non di tutte, le patologie cardiovascolari, tra cui l'angina, l'insufficienza cardiaca e l'ictus ischemico. «Ma non sarebbe saggio incoraggiare le persone a bere moderatamente per ridurre il loro rischio cardiovascolare, anche perché sono noti modi più sicuri e più efficaci come l'incremento dell'attività fisica e la sospensione del fumo» chiosa l'epidemiologo, precisando che il consumo elevato di alcol aumenta il rischio di scompenso di cuore, di arresto cardiaco nonché di ictus ischemico rispetto al bere moderato, riducendo, al prezzo di ben altri effetti avversi, le probabilità di infarto o angina. E in un editoriale Kenneth Mukamal, professore associato di medicina al Beth Israel Deaconess Medical Center, Harvard Medical School di Boston, commenta: «Questo studio, pur non aggiungendo alcunché a quanto già noto, apre la strada a ricerche sempre più ampie e sofisticate tese a trasformare l'enorme mole di dati finora prodotta sull'argomento in informazioni chiare, complete, affidabili e imparziali utili a medici, ricercatori e decisori politici in tema di salute pubblica».

Bmj Published 22 March 2017 doi:
https://doi.org/10.1136/bmj.j909
http://www.bmj.com/content/356/bmj.j909

Bmj Published 22 March 2017 doi:
https://doi.org/10.1136/bmj.j1340
http://www.bmj.com/content/356/bmj.j1340

Fonte: doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili