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Le ricerche di Gerona 2005

(19-06-2017) Le droghe ricreative stimolanti causano disturbi del movimento



Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Pharmacology, la perdita di capacità motoria di base che caratterizza gli utilizzatori di droghe ricreative come l'ecstasy (MDMA) e le anfetamine, collegate da tempo a una varietà di disturbi del movimento, può permanere anche tra gli ex utilizzatori. «Era già noto che l'uso regolare di stimolanti del sistema nervoso centrale possa danneggiare le capacità motorie fini» dice Andrew Parrott, della Swansea University nel Regno Unito, autore senior dello studio che precisa: «Nel nostro lavoro abbiamo scoperto che anche le abilità psicomotorie basilari possono essere compromesse». Durante lo studio i ricercatori hanno testato le abilità motorie di 20 attuali utilizzatori di stimolanti, di 20 ex utilizzatori e di 20 persone che non avevano mai assunto queste droghe per l'uso ricreativo. I partecipanti sono stati invitati a posizionare il braccio dominante in 10 posizioni diverse, mentre stavano seduti o in piedi e a tenerlo fermo per un minuto, a volte con gli occhi chiusi.

I risultati hanno mostrato che gli utilizzatori attuali di stimolanti hanno avuto più tremori rispetto ai non utilizzatori in tutte e 10 le posizioni; gli ex utilizzatori di stimolanti hanno avuto più tremori in diverse posizioni. I ricercatori inoltre hanno riscontrato che quando viene interrotta l'assunzione di stimolanti, i tremori persistono per almeno 18 mesi di astinenza. «Tenere le braccia estese per un minuto non dovrebbe essere visto come difficile, tuttavia gli utilizzatori regolari di droghe stimolanti hanno mostrato deficit significativi rispetto a questa abilità molto semplice e di base propria dell'uomo» sottolineano gli autori. Le limitazioni dello studio includono la sua ridotta dimensione e la possibilità che fumo di sigarette e uso di marijuana abbiano potenzialmente potuto influenzare i risultati in tutti e tre i gruppi; inoltre, i ricercatori hanno chiesto che i partecipanti segnalassero con precisione qualsiasi uso attuale o precedente di droga, ma non hanno effettuato test per confermare quanto era stato loro dichiarato.

Fonte: J Clin Pharmacol. 2017 Apr 19. doi: 10.1002/jcph.925
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28425095

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