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(10-07-2017) Focus/ Ansia. Sei consigli per combatterla




Palpitazioni, tachicardia, sudorazione amplificata. Tutti abbiamo sperimentato l’ansia, quel leggero senso di soffocamento che ci coglie la sera prima di un esame universitario, mentre ci stiamo preparando a un colloquio di lavoro o durante il primo appuntamento. “In questi casi si tratta di un fenomeno transitorio, che viviamo di fronte a situazioni che richiedono un adattamento e che ci spingono a scoprire nuove risorse dentro di noi – spiega Valentina Roccati, psicologa e psicoterapeuta genovese – Esiste poi un’ansia che invece va affrontata. È quella che crea un disagio persistente”. La tendenza è quella di accettarla e provare a conviverci, facendosi condizionare nel quotidiano. La soluzione, invece, dovrebbe essere quella di affrontarla e combatterla. Per farlo, possiamo mettere in pratica alcuni suggerimenti.

Fare esercizio fisico
Attività aerobiche come il jogging, il nuoto o la bicicletta aiutano a rilassarsi. Uno studio americano ha dimostrato che chi sperimenta con continuità questo genere di movimento assiste a una riduzione del 20% dei sintomi legati all’ansia.

Concentrarsi sulla respirazione
Il consiglio “Fai un respiro profondo” non è un cliché, ma un’indicazione utile per tenere a bada l’ansia. “Concentrarsi sulla respirazione è fondamentale per cercare di allontanare i sintomi. È anche un modo per ascoltare il corpo e provare a dialogare con ciò che non va, invece di limitarsi a subirlo”, conferma Roccati.

Praticare yoga e mindfullness
“Queste tecniche possono rivelarsi molto efficaci perché insegnano a soffermarsi su di sé e sui propri bisogni. Spesso infatti l’ansioso è una persona poco attenta alle proprie esigenze, che non si sofferma a chiedersi quali siano i propri desideri e le proprie aspettative”, continua la psicologa genovese.

Tenere un diario
Il modo migliore per affrontare un problema è ammettere – prima di tutto a se stessi – che esiste. Per farlo, può essere utile appuntarsi i sintomi fisici che emergono durante una crisi d’ansia, cercando di ricondurli agli elementi scatenanti. “È importante capire le emozioni sottostanti i sintomi e cercare di associarle a pensieri su quello che si vive – spiega Roccati – Probabilmente ci sono situazioni che ci fanno stare male e che non sono quelle che ci provocano direttamente l’ansia: bisogna cercare di capirle e di affrontarle”.

Vivere una vita regolare
Seguire un’alimentazione corretta e avere un regolare ritmo sonno-veglia sono fattori che possono contribuire a ridurre l’ansia. “Anche se è difficile, è importante ritagliarsi un piccolo spazio durante la giornata da dedicare a un pasto, magari la sera – evidenzia l’esperta – Mangiare in modo sano e variegato significa anche affrontare i disturbi gastro-intestinali legati all’ansia”. Più in generale, una vita regolare si traduce in una maggiore cura per noi stessi e in un minore stress.

Parlarne con qualcuno
“Spesso l’ansia è una condizione vissuta in solitudine. È importante invece riuscire a parlarne: con un amico o un familiare e magari successivamente rivolgendosi a un terapeuta”, sostiene Roccati. Se aprirsi significa ammettere il problema, andare da uno specialista esprime la volontà di inserirsi in un percorso protetto verso lo star bene.

Fonte: nutrieprevieni.it

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