(23-07-2017) Noduli tiroidei, nuovo schema di classificazione evita biopsie inutili
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Radiology, un nuovo e semplice sistema di stratificazione dei rischi basato sulle caratteristiche del nodulo tiroideo visto all'ecografia può determinare se il nodulo stesso abbia bisogno di una agobiopsia per rilevare il potenziale tumore o meno, aiutando così a evitare biopsie inutili. Per semplificare l'applicazione di questo nuovo schema non sono incluse sottocategorie e semplicemente, dopo l'assegnazione di alcuni punti in base all'aspetto osservato tramite imaging, i noduli vengono suddivisi in cinque categorie di sospetto per il cancro, a partire da 0 punti fino a 7 punti o più. «Il nostro semplice schema, definito American College of Radiology (ACR) Tiroide Imaging, Reporting e Data System (TI-RADS), assegna punti ai noduli tiroidei basandosi su cinque parametri: composizione, ecogenicità , forma, margine e focalizzazione ecogenica» spiega Franklin Tessler, della University of Birmingham in Alabama, autore principale dello studio, che poi aggiunge: «I noduli sono in seguito classificati come benigni, non sospetti oppure leggermente, moderatamente o altamente sospetti». In base alla categoria in cui cadono, si hanno indicazioni per il follow up. Per i noduli troppo piccoli per soddisfare i criteri per l'agoaspirato, l'ecografia di follow-up dovrebbe essere fatta a 1, 3 e 5 anni se si tratta di noduli moderatamente sospetti, e probabilmente negli stessi tempi se si tratta di noduli lievemente sospetti, ma dovrebbe essere eseguita ogni anno fino a 5 anni per noduli altamente sospetti.
In caso di più noduli, le biopsie dovrebbero essere fatte su non più di due noduli con l'aspetto più sospetto in base ai punti totali anche se non si tratta dei più grandi, in quanto eseguire una biopsia su tre o più noduli è pratica mal tollerata dai pazienti e aumenta i costi con poco o nessun beneficio e qualche rischio aggiunto. Si consiglia la biopsia di noduli ad alto sospetto solo se sono di almeno 1 cm e di noduli che hanno un basso rischio di malignità solo quando misurano 2,5 cm o più.
L'esecuzione delle ecografie di follow-up raccomandate dovrebbe rilevare qualsiasi malignità significativa ed è coerente con la tendenza alla sorveglianza attiva per il cancro alla tiroide a basso rischio. «Sarà comunque necessaria ulteriore ricerca per un tempo più lungo per determinare quanto bene questo sistema a stratificazione dei rischi basati sull'ecografia possa rilevare i noduli che potranno fare la differenza per il paziente» concludono gli autori.
J Am Coll Radiol. 2017. doi: 10.1016/j.jacr.2017.01.046
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28372962
Fonte: doctornews33
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione