(24-09-2017) Il piacere del cibo e il ruolo delle endorfine
Le neuroscienze continuano a portare avanti studi per comprendere come si possano verificare vere e proprie forme di dipendenza dagli alimenti, correlate al piacere collegato alla loro assunzione. E’ in questo filone che va la ricerca apparsa su Journal of Neuroscience, che arriva addirittura a definire il piacere legato agli alimenti una sorta di “droga naturale†che pervade il cervello dopo l’assunzione di un cibo particolarmente gradito. In sintesi il meccanismo sarebbe mediato dalle endorfine, che sono simili agli oppioidi e si correlano al piacere del palato. La ricerca di cui si parla nell’articolo de La Stampa è stata condotta in Finlandia, all’Università di Turku e correla le alterazioni di questo sistema di controllo con la possibile genesi di alterazioni nei meccanismi di autoregolazione del cibo. Lo studio ha esaminato il cervello di 10 volontari, ricorrendo a un sofisticato strumento diagnostico per immagini come la Pet, con test ripetuti che mostrano come sia il senso di sazietà e il vero e proprio piacere corrano lungo linee diverse, con le abbuffate che alterano il sistema di controllo rendendolo meno sensibile.
Fonte: edott.it
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