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Le ricerche di Gerona 2005

(27-10-2017) Quanta carne consumano gli italiani? La metà di quanto stimato fino ad oggi




Presentato il volume “Consumo reale di carne e di pesce in Italia”, a cura di Vincenzo Russo, Anna
De Angelis, Pier Paolo Danieli

27-09-2017
Si è svolto oggi a Bologna il Convegno “La Carne e i suoi valori nell’alimentazione umana”.
L’evento, tenutosi presso la Sala Monticelli del Comando Regionale dei Carabinieri, ha ospitato
illustri relatori del mondo accademico e istituzionale che hanno animato il dibattito sulle evidenze
nutrizionali, di qualità e sicurezza del settore in Italia. I lavori sono stati introdotti dal Prof. Giorgio
Cantelli Forti, Pres. Accademia Nazionale Agricoltura, dal Maggiore Umberto Geri, Com. Nas
Carabieri Bologna, e dall’On. Simona Caselli, Assessore Agricoltura Regione Emilia Romagna.
Durante l’evento è stato presentato il volume “Consumo reale di carne e di pesce in Italia”, Ed.
Franco Angeli, a cura di Vincenzo Russo, Anna De Angelis, Pier Paolo Danieli: un lavoro di ricerca
di straordinaria importanza in un momento di dibattito intenso sull’importanza della “quantità” di
carne e pesce nella dieta, rispetto ai benefici e ai presunti rischi per la salute ad essi collegati.
La ricerca, svolta dalla Commissione di studio istituita dall’ASPA (Associazione Scientifica per la
Scienza e le Produzioni Animali), pone una distinzione dirimente fra consumo reale e consumo
apparente di questi alimenti, poiché i dati attualmente più diffusi (Fao, Ismea) sono proprio quelli
apparenti, stimati sulla base dei Bilanci di Approvvigionamento Nazionali utilizzati solo a fini
macroeconomici: alla produzione nazionale (calcolata su peso equivalente carcassa per le carni e su
peso vivo per il pesce) si somma l’importazione, si sottrae l’esportazione e si divide per il numero
di abitanti.
Simona Caselli – Assessore Agricoltura Regione Eminia Romagna
Questo calcolo è però ben distante dal consumo reale perché esprime anche il contenuto e il peso di
parti non edibili di carne e pesce (ossa, cartilagini, grasso, carcasse, interiora). Ciò nonostante, il
consumo apparente è l’unico dato che viene preso in considerazione in modo improprio per lo
studio delle relazioni tra consumo di carne e salute.
“ La nostra ricerca – dichiara Vincenzo Russo, professore emerito di Zootecnia all’Università di
Bologna – si è posta l’obiettivo di trasformare il consumo apparente in consumo reale attraverso
uno strumento di stima rapido e affidabile – “il Metodo della Detrazione Preventiva delle Perdite” –
che, a partire dai bilanci di approvvigionamento dei diversi Paesi esprima però l’effettivo consumo,
ovvero la quantità di alimento realmente assunto”.
Applicando questa metodologia la fotografia dei consumi di carne in Italia cambia radicalmente
fornendo valori più attendibili e precisi.
Secondo i dati di consumo apparente attualmente disponibili (Fao, Ismea) in media un abitante
italiano consuma annualmente 237 g al giorno di tutti i tipi di carne (pollo, suino, bovino, ovi-
caprina).
Giorgioo Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura
Il consumo reale procapite corrisponde invece a meno della metà, ovvero 104 g al giorno di carne,
pari a 728 g alla settimana e 38 kg all’anno. Tale consumo comprende tutta la carne,
indipendentemente da come (cruda, cotta, trasformata in salumi, presente in preparazioni alimentari
miste, in scatolata, ecc.) e da dove (casa, ristoranti, fast food, mense, comunità, bancarelle, ecc.)
essa viene consumata.
Considerando solo il consumo di carne rossa (bovina e suina) e salumi (escludendo quindi le carni ​
bianche), il consumo reale si attesta a 69 g al giorno, pari a 463 g procapite a settimana. Per quanto
riguarda invece solo la carne bovina, il consumo reale scende a 24,8 g al giorno procapite, ben al di
sotto dei 100 g al giorno indicati da OMS/IARC quale soglia di rischio di contrarre malattie
tumorali.
Vincenzo Russo, Prof. Emerito – Alma Mater Studiorum – Bologna
“ E’ evidente – conclude Vincenzo Russo – come questi dati vadano a ridimensionare l’allarme sui
consumi eccessivi di carne in Italia, avendo prima sovrastimato al doppio i dati. Il metodo può
essere facilmente applicato a tutti gli alimenti disegnando una nuova mappa delle corrette quantità
di nutrienti per una sana e corretta alimentazione”.
Sul tema del rapporto tra consumi di carne e salute è intervenuta Alessandra Bordoni, professore
associato all’Università di Bologna. “La carne – ha spiegato – è un componente importante
dell’alimentazione umana in quanto fornisce proteine ad alto valore biologico, ferro e vitamina B12.
Quest’ultima è particolarmente importante, in quanto è presente esclusivamente negli alimenti di
origine animale. Tutti gli studi di correlazione fra consumo di carne e insorgenza di patologie,
legano il rischio alla quantità. Il dibattito di oggi apre nuove prospettive e può contribuire
finalmente a fare chiarezza”.
Lara Sanfrancesco, Segretario Generale Carni Sostenibili
Un comparto, quello delle carni, importantissimo per il nostro Paese, che genera annualmente un
valore economico di circa 30 miliardi di euro, pari al 17% dell’intero introito del comparto
agroalimentare (180 miliardi) e al 2% del PIL nazionale (1.500 miliardi) e occupa circa 180.000
persone.
“ La realtà produttiva italiana – ha commentato Lara Sanfrancesco, Segretario Generale di Carni
Sostenibili – è costituita da aziende prevalentemente medio piccole, molto spesso a conduzione
famigliare o poco più. Osservando i dati statistici storici si nota però come la tendenza sia quella di
passare ad aziende via via più strutturate, che hanno subito negli anni un processo importante di
concentrazione ed integrazione in filiera, con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità economica
mantenendo l’identità originale.”
Umberto Geri, Maggiore – Comandante NAS Carabinieri Bologna
L’evoluzione del sistema produttivo verso modelli più sostenibili ed efficienti, in un mondo la cui
popolazione aumenta significativamente (nel 1960 gli abitanti della terra erano 2,9 miliardi , oggi
siamo 7,4 miliardi ) è la vera la grande sfida che il settore agroalimentare, e quello zootecnico in
particolare, hanno davanti: produrre di più con meno risorse.”
Il Comandante dei NAS, Maggiore Umberto Geri, è intervenuto su “I controlli e la sicurezza della
carne”, illustrando i controlli dei NAS su tutta filiera e le principali operazioni condotte sul
territorio nazionale. Nel convegno sono intervenute anche la Dott.sa Laura Rossi (Crea) e la Dott. sa
Lisa Bellocchi, Vice Pres. ENAJ-European Network of Agricoltural Journalist.


Fonte: https://newsfood.com/quanta-carne-consumano-gli-italiani-la-meta-di-quanto-stimato-fino-ad-oggi/

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