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Le ricerche di Gerona 2005

(15-01-2018) Tumore prostata, indice di salute prostatica può evitare biopsie inutili






Conoscere l'indice di salute prostatica (phi) modifica in modo significativo le opinioni degli urologi sul fatto di sottoporre o meno a biopsia gli uomini con determinati risultati allo screening dell'antigene prostatico specifico (PSA), secondo una nuova ricerca pubblicata su Prostate Cancer and Prostatic Diseases. Il test phi, autorizzato dalla Food and Drug Administration nel 2012, combina i risultati di tre immunodosaggi - PSA totale, PSA libero e p2PSA - in un singolo punteggio numerico. «Nel nostro studio, l'uso del test ha influenzato il piano di gestione del medico nel 73% dei casi, e l'effetto più comune è stato quello di evitare una biopsia» affermaJay White, della Carolina Urology Partners di Huntersville, North Carolina, primo autore dello studio. I ricercatori hanno confrontato 506 uomini che sono stati arruolati in modo prospettico e hanno effettuato il test phi e 683 pazienti di controllo da una coorte storica, che non hanno effettuato il test phi.

I partecipanti scelti in modo prospettico e i pazienti di controllo provenivano dagli stessi quattro grandi gruppi urologici (in Carolina del Nord, Maryland, Colorado e Texas) e sono stati gestiti dagli stessi medici. Gli uomini che hanno effettuato il test phi hanno subito un numero significativamente inferiore di procedure bioptiche rispetto al gruppo di controllo (36,4% vs 60,3%). «I medici erano meno inclini a fare una biopsia su pazienti che presentavano un punteggio phi basso» sottolinea White. Tutti gli uomini nello studio avevano almeno 50 anni ed erano stati sottoposti a esami rettali digitali, i cui risultati non destavano sospetti. I valori di PSA dei pazienti variavano da 4 a 10 ng/mL, e già altri studi avevano dimostrato che gli uomini con valori di PSA in questo intervallo presentavano solo il 30-35% di probabilità di biopsia positiva per cancro. Proprio questa scarsa specificità diagnostica è uno dei principali problemi relativi al test PSA, tanto che, come conseguenza, il 65-70% degli uomini sottoposti al test e il cui risultato si trova nell'intervallo citato in precedenza è stato sottoposto a biopsie non necessarie ed è stato esposto a complicanze, tra cui dolore e infezione, senza contare i costi aggiuntivi. Nel 28,3% dei casi, inoltre, il medico ha dichiarato che conoscere il punteggio phi ha aiutato ad alleviare l'ansia del paziente.

Prostate Cancer Prostatic Dis. 2017. Doi: 10.1038/s41391-017-0008-7https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29158509

Fonte: doctornews33

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