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(17-03-2018) Acidi grassi trans, le limitazioni all'uso di fanno diminuire gli eventi cardiovascolari




Secondo uno studio pubblicato su Jama Cardiology, le restrizioni sul consumo di acidi grassi trans sono associate a una diminuzione dei ricoveri per infarto e ictus combinati. «Nelle contee dello stato di New York in cui sono state emanate restrizioni all'uso di acidi grassi trans nei ristoranti si è verificato un calo maggiore dei ricoveri per eventi cardiovascolari rispetto alle contee senza restrizioni» affermaEric Branst, della Yale University School of Medicine di New Haven, autore principale dello studio. Il consumo di acidi grassi trans è associato a un elevato rischio di malattia cardiovascolare e questi grassi fanno parte della dieta perché sono presenti principalmente in oli parzialmente idrogenati utilizzati in prodotti da forno, pane, cibi fritti, patatine, cracker e margarina. Data la loro pericolosità, la Food and Drug Administration statunitense prevede una restrizione a livello nazionale nel 2018. New York City, però, è stata la prima area metropolitana a limitarne l'uso nei luoghi di ristoro nel 2007, seguita poi da altre contee nello stesso stato. Gli autori dello studio hanno voluto verificare quali fossero gli effetti della limitazione sui residenti nelle contee con o senza restrizioni dal 2002 al 2013 utilizzando i dati dal NYS Department of Health's Statewide Planning and Research Cooperative System e includendo gli individui che sono stati ricoverati in ospedale per infarto o ictus.

Tre o più anni dopo l'attuazione delle restrizioni, nella popolazione con limitazioni di acidi grassi trans si è verificato un calo significativo del 6,2% degli eventi combinati attacco di cuore e ictus, che andava oltre le mere tendenze temporali, e del 7,8% degli attacchi di cuore; inoltre, si è verificato un calo non significativo negli episodi di solo ictus rispetto alla popolazione senza restrizioni. «I nostri risultati mostrano il potenziale beneficio della limitazione complessiva della FDA riguardante gli oli parzialmente idrogenati, che è la fonte di acidi grassi trans nella maggior parte degli alimenti confezionati» concludono gli autori.

Jama Cardiol. 2017. doi:10.1001/jamacardio.2017.0491http://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/article-abstract/2618359

Fonte: doctornews33

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