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Le ricerche di Gerona 2005

(24-03-2018) Diabete o no, l'obesità è da eliminare



Una revisione recentissima analizza le evidenze delle strategie dietetiche


Quali sono le problematiche nellaperdita di pesoe nel mantenimento nelle persone con e senza diabete? Una revisione ne analizza i diversi aspetti.

Unadieta a alto contenuto di proteine e a basso indice glicemicosembra essere migliore per il mantenimento del peso in 12 mesi in persone senza diabete di tipo 2.

Un grande studio paneuropeo in 8 centri ha previsto la randomizzazione dei partecipanti a una dieta normale o proteica o a basso indice glicemico o a indice glicemico moderato. Dopo che 773 persone hanno completato la fase VLCD (very low charb diet), questi sono stati randomizzati alla dieta di mantenimento per 6 mesi. Anche se la dieta proteica era formulata per fornire il 25% dell'energia rispetto al 13% nella dieta normale, la differenza tra i due gruppi era solo il 5%. Il recupero di peso è stato di 0,93 kg in meno nel gruppo ad alto contenuto proteico rispetto al gruppo a basso contenuto proteico e 0,95 kg in meno nella dieta a basso IG.

Questo modello dietetico è attualmente in fase di esame in un grande programma di prevenzione del diabete.

La restrizione dienergiaintermittente è utile, ma non è migliore della limitazione energetica dell'energia e bisogna effettuare prove più ampie e più a lungo termine.

Non sembra esistere alcuna prova oggi che il digiuno intermittente o la forte restrizione energetica a intervalli abbiano un vantaggio metabolico oltre la perdita di peso prodotta e inoltre non risparmiano lamassa magrarispetto alla restrizione giornaliera di energia.

I sostitutivi dei pasti sono utili e possono produrre una perdita di peso simile o anche migliore della dieta alimentare ipocalorica.

Le diete a basso contenuto caloricopossono produrre una perdita di peso di 11-16 kg a 12 mesi con perdita di peso persistente di 1-2 kg a 4-6 anni con una variazione molto ampia nei risultati a lungo termine.

Nel diabete di tipo 2 si consiglia fortemente ladieta a basso contenuto di carboidrati.Le evidenze riguardo le diverse declinazioni sono indicate inquesta tabella.

Il microbioma può svolgere un piccolo ruolo nel dimagrimento, ma le prove nell’uomo sono attualmente molto limitate.

Autori: Clifton P

Fonte: World J Diabetes.2017 Oct 15;8(10):440-454

Link della fonte:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5648990/

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