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Le ricerche di Gerona 2005

(01-05-2018) Tai Chi: un possibile aiuto contro la fibromialgia




(Reuters Health) – Il tai chi, una disciplina tradizionale cinese che, tra le altre cose, aiuta a migliorare postura ed elasticità, avrebbe mostrato effetti benefici anche su persone che soffrono di fibromialgia, un disturbo dalle cause non ancora definite, che causa dolori in diversi distretti muscolari. E l’effetto benefico sarebbe simile a quello osservato dopo esercizio aerobico. A evidenziarlo è stata una ricerca pubblicata sul British Medical Journal da un team coordinato da Chenchen Wang, della Tufts University di Boston

Lo studio
Secondo gli autori, l’esercizio aerobico è il trattamento non farmacologico più comunemente raccomandato per chi soffre di fibromialgia. Ma secondo Wang e colleghi, i pazienti potrebbero trovare scoraggiante eseguire gli allenamenti in palestra. Per lo studio, i ricercatori hanno preso in considerazione 226 pazienti divisi in cinque gruppi: quattro praticavano il tai chi, con sessioni di 60 minuti una o due volte a settimana, per 12 o 24 mesi, e l’ultimo eseguiva esercizi aerobici di un’ora a intensità moderata due volte a settimana per 24 settimane. Entrambi i gruppi, inoltre, dovevano fare mezz’ora di esercizi ogni giorno.

I risultati
Dai risultati sarebbe emerso che, a 24 settimane, il gruppo che praticava solo tai chi avrebbe mostrato un miglioramento di 5,5 punti nella valutazione dell’impatto della fibromialgia rispetto a chi faceva esercizi aerobici. E anche gli obiettivi secondari, come la valutazione dell’ansia e dell’autonomia, sarebbero migliorati significativamente nel gruppo che praticava la ‘ginnastica’ cinese. Inoltre, tra le persone che eseguivano tai chi o esercizio aerobico con la stessa intensità e durata, due volte a settimana per 24 settimane, il miglioramento del punteggio di valutazione sarebbe stato maggiore con il tai chi, con 16,2 punti. Confrontando, invece, coloro che avevano fatto tai chi per 24 settimane contro 12 settimane, tra i primi ci sarebbe stato un miglioramento di 9,6 punti e in questo gruppo ci sarebbero stati miglioramenti più evidenti anche per quel che riguardava depressione e salute mentale. E in tutti i gruppi ci sarebbe stata una riduzione anche nell’uso di analgesici, antidepressivi, rilassanti muscolari e antiepilettici. Tuttavia, a 52 settimane, le differenze tra il punteggio medio nella valutazione della fibromialgia di chi praticava tai chi rispetto a esercizio aerobico persistevano, ma non erano più statisticamente significative. Sulla base di questi risultati “i medici dovrebbero ripensare il tipo di esercizio che raccomandano ai pazienti con fibromialgia”, ha dichiarato Wang, con l’obiettivo di trovare approcci che i pazienti porteranno avanti a lungo termine.

Fonte: British Medical Journal
di Anne Hardin

nutrieprevieni.it

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