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Le ricerche di Gerona 2005

(22-05-2018) Abitudini di vita sane possono prolungare l'aspettativa di vita





Uno studio pubblicato su Circulation sostiene che mantenere uno stile di vita salutare, che comprenda tra l'altro una dieta sana, regolare esercizio fisico e assenza di fumo, potrebbe prolungare l'aspettativa di vita della popolazione statunitense a 50 anni di 14 anni per le donne e di poco più di 12 anni per gli uomini. «È fondamentale mettere la prevenzione al primo posto. La prevenzione, attraverso la dieta e le modifiche dello stile di vita, ha enormi benefici in termini di riduzione della frequenza di malattie croniche e di miglioramento dell'aspettativa di vita, come mostra il nostro studio, e di riduzione dei costi sanitari» dice Frank Hu, della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, autore senior dello studio. Per quantificare gli effetti della prevenzione sull'aspettativa di vita, i ricercatori hanno analizzato i dati di due studi di coorte in corso, il Nurses' Health Study e lo Health Professionals Follow-up Study. Hanno poi combinato i dati estratti con quelli del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) e quelli dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) riguardanti la mortalità. Hanno quindi osservato come la longevità di una persona fosse influenzata da cinque comportamenti: non fumare, seguire una dieta sana, fare regolarmente esercizio fisico (almeno 30 minuti al giorno di attività da moderata a vigorosa), mantenere un peso corporeo nella norma (18,5-24,9 kg/m) e consumare moderatamente alcol (5-15 g/giorno per le donne, 5-30 g/giorno per gli uomini). Nel corso di quasi 34 e 27 anni di follow-up di donne e uomini, rispettivamente, sono stati registrati un totale di 42.167 decessi, di cui 13.953 dovuti a cancro e 10.689 a malattie cardiovascolari. Seguire tutti e cinque i comportamenti di stile di vita ha migliorato significativamente la longevità per uomini e donne. Rispetto alle persone che non seguivano nessuno dei cinque stili di vita, quelli che li seguivano tutti avevano infatti il 74% di probabilità in meno di morire durante il periodo di follow-up, l'82% di probabilità in meno di morire per malattie cardiovascolari e il 65% di probabilità in meno di morire di cancro. È stata osservata inoltre un'associazione diretta tra ogni comportamento considerato singolarmente e un ridotto rischio di morte prematura, e la combinazione di tutti e cinque i comportamenti ha mostrato la massima protezione.

Fonte: Circulation 2018. DOI: 10.1161/CIRCULATIONAHA.117.032047https://doi.org/10.1161/CIRCULATIONAHA.117.032047

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