(10-02-07) Obesita': Bimbi Italiani In Sovrappeso? Genitori Traditi Dalla Fretta
(Adnkronos Salute) - Bimbi italiani sempre pi? extralarge? Colpa della fretta imposta dalla vita moderna, che porta i genitori - soprattutto al Nord - a rifugiarsi in piatti pronti, veloci da preparare e in men? ripetitivi. Ma anche dellincapacit? - questa volta pi? al Sud - di fissare regole chiare per i piccoli a tavola. Errori che portano i bimbi moderni a detestare spesso pesce e verdure, e a non sapere come sono fatti i vegetali in natura. Lo rivela il confronto tra i comportamenti alimentari dei bambini in et? scolare di Milano e Napoli, realizzato dalla Fondazione L. Bonduelle nel progetto di ricerca che affianca il percorso ludico-pedagogico Amici per la tavola: alla scoperta della corretta alimentazione.
Lo screening ? stato condotto su un campione di 2.200 bambini tra i 6 e i 10 anni delle scuole elementari milanesi e partenopee. Dalla ricerca emerge che, almeno dalla prospettiva dellalimentazione dei bambini, le distanze tra Milano e Napoli sembrano assottigliarsi. A Milano i piccoli sembrano pi? disciplinati sulle scelte alimentari, ma alla lunga rischiano di scontare un eccesso di rigidit? e ripetitivit? che pu? ostacolare la formazione di gusti personali. A Napoli, invece, i bambini appaiono pi? istintivi, ma il rovescio della medaglia ? rappresentato da una pericolosa attenuazione o dallassenza di regole. Il confronto ha evidenziato un marcato contrasto tra le due citt? rispetto allinclinazione nei confronti di men? fotocopia: a Milano il 55% dei bambini pi? grandi ha affermato di mangiare spesso le stesse cose a pranzo e cena, mentre il 73% dei loro coetanei napoletani gusta piatti diversi a mezzogiorno e sera. Guardando nel piatto dei bambini, si scopre che la pasta ? il cibo passe partout nelle case di Napoli come in quelle di Milano, seguita a distanza dalla carne. Tuttavia la pastasciutta dei bimbi milanesi ? condita con salse sbrigative, mentre i condimenti preparati dalle mamme napoletane risultano pi? elaborati e gustosi. Ma daltra parte i genitori milanesi si dimostrano un po pi? attenti alla composizione e alla rotazione dei men? per i pi? piccoli. Unattenzione che cala via via che i figli crescono.
Inoltre sia i bambini partenopei sia quelli milanesi hanno in comune lamore incondizionato per la pizza, che insieme alla pasta raccoglie le preferenze di un bambino su due. Dallaltro lato della classifica il pesce, cibo pi? detestato dal gruppo dei pi? piccoli (33% a Napoli e 29% a Milano), seguito dalle verdure. Nel gruppo dei grandicelli, invece, le verdure piacciono di pi? ai napoletani, mentre a Milano il rifiuto verso insalata e affini resta fortissimo (63%). Sempre a proposito di verdure e legumi, le ultime generazioni, a Milano come a Napoli, conoscono poco e niente laspetto dei vegetali cos? come si presentano in natura. Il 40% dei piccoli non sa riconoscere limmagine di un carciofo o di un cespo dinsalata, mentre un bambino su cinque ignora che i piselli crescono in un baccello e li confonde con i fagioli.
I piccoli napoletani, poi, non si fanno imbrogliare. Se il sapore o laroma di un alimento proprio non piace, risulta molto difficile per i loro genitori aggirare lostacolo con presentazioni diverse, curiose o simpatiche. Una diffidenza verso i cibi pi? odiati che diventa poi la norma nei pi? grandicelli, tanto a Napoli quanto a Milano. E i fuori pasto? I bambini del capoluogo lombardo sanno che ? sbagliato piluccare davanti alla Tv, e che bevande gassate o zuccherate e e snack preconfezionati allora della merenda sono da evitare.
A Napoli, invece, i bimbi sembrano non aver remore nel consumare merendine a ricreazione, o patatine e cioccolato mentre guardano la televisione. Inoltre i piccoli partenopei si fanno facilmente sedurre dal gusto delle bevande gassate. La ricerca-confronto fa emergere due modalit? diverse nelleducazione alimentare dei piccoli - spiega la psicologa Nicoletta Travaini, ideatrice e coordinatrice dei test - lorientamento alle regole dei genitori di Milano e lorientamento allistinto dei napoletani. Ma lesperta ne ha per tutti. Il rischio dei bambini lombardi ? di diventare piccoli robot, che non sanno pi? scegliere ci? che amano a tavola - avverte lesperta - mentre quello dei ragazzini campani ? di cedere troppo spesso ai piaceri della gola. Latteggiamento migliore - conclude - ? una giusta miscela tra i due comportamenti, che insegni ai bimbi la disciplina alimentare anche lontano dai pasti, senza per? penalizzare la loro capacit? di fidarsi dellistinto.
(Mal/Adnkronos Salute)
Fonte: .news.yahoo.com
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