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Le ricerche di Gerona 2005

(21-06-2018) L'eccesso ponderale correla con un aumentato rischio futuro di epatopatie





L'obesità o il sovrappeso in età giovanile si associano a un aumento del rischio di epatopatie o epatocarcinoma in età avanzata, secondo uno studio appena pubblicato sulla rivista Gut e coordinato daHannes Hagströmdel Centro per le Malattie Digestive al Karolinska University Hospital di Stoccolma. «Un elevato indice di massa corporea (Bmi) si associa a un aumento delle probabilità di sviluppare in futuro malattie e neoplasie del fegato, ma accresce anche il rischio di diabete di tipo 2, che a sua volta correla con un significativo incremento del rischio di epatopatie» spiegano i ricercatori, precisando tuttavia che il legame tra Bmi e malattie del fegato non era finora stato esaminato in modo approfondito.

Così Hagström e colleghi hanno analizzato i dati di oltre 1,2 milioni di maschi svedesi arruolati per il servizio militare tra il 1969 e il 1996, seguendoli a partire da un anno dopo l'arruolamento e fino al 31 dicembre 2012. E dopo avere diagnosticato durante il follow up 5.281 casi di grave malattia del fegato di cui 251 casi di epatocarcinoma, i ricercatori hanno scoperto che gli uomini in sovrappeso e obesi avevano probabilità quasi doppie o più che doppie, rispettivamente, di sviluppare tali epatopatie in età avanzata rispetto agli uomini normopeso. «L'eccesso di rischio correlato a un elevato Bmi è ulteriormente accresciuto dalla presenza di diabete di tipo 2, tanto che gli uomini con obesità e questa forma di diabete hanno probabilità più che triple di avere in futuro disturbi al fegato rispetto ai non diabetici normopeso» sottolineano gli autori, puntualizzando comunque che il protocollo osservazionale con cui è stato svolto lo studio non permette conclusioni definitive su eventuali correlazioni causa-effetto. «Questi dati potrebbero avere implicazioni non solo epidemiologiche, ma anche in termini di salute pubblica, rafforzando la necessità di interventi mirati contro sovrappeso e obesità in età precoce ed evidenziando il diabete di tipo 2 come fattore di rischio per le malattie del fegato» concludono i ricercatori.

Gut 2017. doi: 10.1136/gutjnl-2016-313622
http://gut.bmj.com/content/early/2017/02/28/gutjnl-2016-313622

Fonte: doctornews33

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