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Le ricerche di Gerona 2005

(23-06-2018) Il peso del Parkinson



Un fenotipo significativo

RICERCA CLINICA E DI BASE

Il peso corporeo nella malattia di Parkinson (PD) è una significativa caratteristica non motoria. L'omeostasi del peso è un processo fisiologico complesso e risulta squilibrato nei pazienti con PD che si accompagna a cambiamenti di peso.

Mentre sia il peso corporeo basso che quello alto sono stati segnalati come fattori di rischio per la PD, la maggior parte dei pazienti con PD ha un peso inferiore e un sottogruppo di pazienti perde peso durante il decorso della malattia, mentre una piccola proporzione aumenta di peso. Un certo numero di parametri clinici come l'età avanzata, la cognizione alterata, la gravità della malattia e uno squilibrio nell'assunzione di cibo determinata dalla sazietà e dagli ormoni della fame sono stati segnalati come associati ma non causa del cambiamento di peso. Basso peso corporeo e perdita di peso hanno un impatto negativo sulla gravità della malattia, sulla qualità della discinesia e sulla mortalità indicativa della progressione della malattia.

Una valutazione precoce della compromissione olfattiva sembra identificare i pazienti a rischio di perdita di peso.

Una maggiore dose di levodopa per chilogrammo di peso corporeo aumenta il rischio di discinesia, un peso corporeo più elevato sembra essere protettivo contro questa complicazione. L'identificazione dei pazienti con PD secondo il fenotipo non motorio del "Park-olfatto-peso-fenotipo" e della triade "olfatto-peso-discinesia" dovrebbe aiutare a sviluppare strategie per prevenire la riduzione del peso e migliorare la salute generale e le complicanze dei pazienti PD. Il fenotipo sembra riflettere una patologia prodromica differenziale e influenzare la malattia clinica.

I pazienti con un peso corporeo più elevato trarrebbero beneficio dai cambiamenti dello stile di vita per ottenere un profilo sano. Il monitoraggio del peso e l'approccio orientato al peso alla gestione dei pazienti con PD dovrebbero aiutare a migliorare il loro esito.

Il cambiamento di peso corporeo potrebbe essere un surrogato della progressione della malattia e può essere utilizzato per studiare le strategie di neuroprotezione.


Autori:Sharma JC, Lewis A.
Fonte:Int Rev Neurobiol. 2017;134:891-919. doi: 10.1016/bs.irn.2017.04.011. Epub 2017 Jun 12.
Link della fonte:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28805588

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