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Le ricerche di Gerona 2005

(13-02-07) LA RICETTA DELL'UE CONTRO L'OBESITA'





Il Parlamento vota gioved? un rapporto sulla prevenzione di sovrappeso, obesit? e malattie croniche. La ricetta: informazione, etichette chiare sugli alimenti, rilancio del consumo di frutta e verdura, ricerca. Ma la pubblicit? fa discutere
Anche il Parlamento Europeo (Pe) dir? la sua sulla lotta all?obesit? e la promozione di un?alimentazione sana. Dopo l?iniziativa della Commissione dello scorso autunno, criticata da alcuni in quanto il commissario Kyprianou aveva elogiato per il loro impegno a ?invertire rotta? alcune multinazionali come la Kraft o Coca-Cola, ora tocca all?Eurocamera pronunciarsi. Gioved?, nel corso della miniplenaria di Bruxelles, gli eurodeputati metteranno ai voti un rapporto d?iniziativa curato dalla liberale belga Frederique Ries, dal titolo ?Promuovere le diete sane e l'attivit? fisica: una dimensione europea nella prevenzione di sovrappeso, obesit? e malattie croniche?. L?obesit? ? un problema sociosanitario che l?Europa sta prendendo sempre pi? sul serio, visto che riguarda il 27% degli uomini e il 38% delle donne, pesando sulla spesa sanitaria dei 27 per una percentuale che varia dal 4% al 7%.
Il documento redatto da Ries, gi? disponibile in rete al sito del PE (www.europarl.europa.eu, facendo la ricerca per il rapporto A6-0450/2006) propone come ricetta per contrastare l?obesit? campagne di informazione, etichette chiare sugli alimenti, rilancio del consumo di frutta e verdura, finanziamento di progetti di ricerca, educativi e sportivi, oltre all?adozione di norme sulla salute nutrizionale dei cittadini. Ma ? mentre su questi punti le forze politiche europee hanno trovato un accordo gi? in sede di Commissione parlamentare ? il capitolo pi? delicato e che sar? probabilmente oggetto di scontro politico, ? quello legato alla pubblicit?.
Da un lato troviamo infatti l?alleanza di liberali e popolari (che dovrebbe tenere anche in occasione della plenaria), i quali vorrebbero una linea non proibizionista (definita ?incentivista? dall?ufficio della Ries) sulle pubblicit? di cibi grassi, salati o zuccherati. Dall?altro che chi spinge invece per una stretta maggiore sulla questione, gi? emersa in occasione del voto sulla direttiva ?TV senza frontiere?, che regolamenta il mercato europeo dell?audiovisivo.
Al momento del voto in dicembre sulla direttiva TV il PE aveva infatti optato per una regolamentazione volontaristica e non obbligatoria per la trasmissione di annunci pubblicitari di cibi ad alto contenuto di sale/grassi/zuccheri nelle fasce orarie protette per i minori. E sar? presumibilmente la linea che verr? adottata anche in questa occasione. Un approccio ?incentivista? ? anche quello che ha fatto bocciare la proposta di adozione di una ?fat tax? (tassa sul grasso), in quanto ?penalizzerebbe le famiglie europee a pi? basso reddito?, come recita il rapporto Ries.
Dal rapporto d?iniziativa curato dalla liberale belga emerge poi la richiesta di integrare le politiche europee per l?alimentazione e l?attivit? fisica in altri settori normativi, a cominciare dall?agricoltura. Ci? d? spazio e supporto a un legame con la proposta di riforma dell?OCM (organizzazione comune di mercato) ortofrutta, lanciata mercoled? scorso dal commissario all?Agricoltura Marianne Fischer-Boel. Tra le varie azioni previste nelle riforma, la Commissione vorrebbe recuperare la frutta e la verdura in eccedenza di produzione e dirottarla a proprie spese per la distribuzione gratuita nelle scuole, colonie di vacanze, ospedali, enti caritativi, ospizi per persone anziane e istituti di pena, nel limite quantitativo del 5% della produzione commercializzata da ciascuna organizzazione di produttori. La proposta dell?esecutivo UE dovrebbe essere approvata entro il primo semestre di quest?anno, ed entrare in vigore gi? dal 2008.

Fonte: Green Planet.net

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