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Le ricerche di Gerona 2005

(16-07-2018) Diabete, in situazione di stress aumenta rischio di attacco cardiaco e ictus





Gli ormoni dello stress rilasciati in situazioni di emergenza o sotto pressione possono salvare la vita, ma anche essere la causa di non pochi problemi nei diabetici, tra cui l'infarto e l'ictus, secondo uno studio pubblicato su Immunity. La principale causa di morte nelle persone con diabete è l'attacco di cuore, e quasi un terzo della popolazione degli Stati Uniti soffre di diabete o pre-diabete. «A causa degli ormoni dello stress, le catecolamine, le cellule dei globuli bianchi possono diventare iperattive e causare infiammazione nelle placche dei vasi sanguigni, rendendoli vulnerabili a rottura ed emorragia, nelle persone con diabete. Se la rottura si verifica nell'arteria coronaria, la persona ha un infarto. Se la rottura si verifica nell'arteria carotide, causa un ictus» spiegaPartha Dutta, della Pitt's School of Medicine, autore senior dello studio.

Studiando pazienti e topi con il diabete, i ricercatori hanno scoperto che quando in situazioni di stress viene innescata la risposta "fight or flight" (combatti o scappa), inizia anche una sovra-produzione di leucociti. Hanno anche mostrato per la prima volta che le catecolamine sono prodotte nella milza da un sottogruppo di globuli bianchi, e non solo dal sistema nervoso simpatico. Nella milza, le catecolamine innescano la proliferazione delle cellule progenitrici dei macrofagi, che a loro volta creano cellule mieloidi infiammatorie. E questo è significativo, in quanto grandi quantità di cellule mieloidi infiammatorie, che sono collegate all'attacco cardiaco, sono state riscontrate nelle placche dei vasi sanguigni. Inoltre, nello studio si è visto che le cellule progenitrici dei macrofagi esprimevano alti livelli di recettori beta-2 per gli ormoni dello stress, e che i pazienti che stavano assumendo beta-2 bloccanti presentavano una minore quantità di cellule infiammatorie. «I risultati suggeriscono che i pazienti diabetici potrebbero essere trattati con beta-2 bloccanti per ridurre il numero di cellule mieloidi infiammatorie che causano la rottura delle placche. Se i pazienti sono trattati con i beta-2 bloccanti, la milza continuerà a produrre le cellule mieloidi necessarie per combattere l'infezione, ma in quantità minori. Anche se la diminuzione dei globuli bianchi può essere un problema per le persone con diabete, che sono a rischio di infezione, dobbiamo pesare il costo di prevenire le infezioni e quello di prevenire la morte» concludono gli autori.

Immunity 2018. Doi: 10.1016/j.immuni.2018.05.004
https://www.cell.com/immunity/fulltext/S1074-7613(18)30240-1

Fonte: doctornews33

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